Sembra non esserci più alcun dubbio circa le manovre che andranno a realizzarsi nei primi giorni della prossima settimana: elevazione dell’Alta delle Azzorre in Atlantico e discesa d’aria fredda artica sul Mediterraneo. Ciò che desta ancora qualche perplessità è l’esatta traiettoria dell’irruzione. Per cercare di dipanare la matassa abbiamo scelto di affidarci al modello matematico di previsione Multimodel, l’unico in grado di offrirci una panoramica in base alle ultime emissioni dei più autorevoli centri di calcolo internazionali.
Quel che si evince dall’immagine è un diretto coinvolgimento del nostro Paese e l’ingresso del freddo – rammentiamoci che nell’ultimo periodo abbiamo registrato temperature decisamente superiori alla norma – accenderà contrasti termici tali da facilitare lo sviluppo di un Vortice di Bassa Pressione sui nostri mari. Se così fosse avremmo una fase di maltempo importante, ma che sotto l’aspetto termico potrebbe proporci differenze non da poco tra le varie regioni.
Diciamo che l’aria fredda avrebbe modo di raggiungere Centro Nord e Sardegna – producendo condizioni ideali per neve a bassa quota – mentre al Sud avremmo si un calo delle temperature ma meno marcato – la neve coinvolgerebbe i rilievi appenninici ma non riuscirebbe a sconfinare al di sotto dei 1000-1200 metri. Questo il quadro che va delineandosi in base agli aggiornamenti odierni. Va detto, in conclusione, che non è ancora da escludere una traiettoria più occidentale dell’irruzione. Tale ipotesi lascerebbe anche le regioni centrali sotto un richiamo d’aria umida ma con meno freddo. Staremo a vedere…