Siamo nell’imminenza di un ribaltone meteo, dopo un avvio di febbraio davvero anomalo. La presenza di un potente anticiclone caldo ha determinato un’impennata termica che proprio in quest’inizio di settimana hanno raggiunto valori da record sulle Alpi, ma anche in Piemonte, compresa Torino, e in Sardegna.
La fase del caldo anomalo si va esaurendo e la bolla d’aria calda sub-tropicale, in seno all’anticiclone, verrà spazzata via in men che non si dica dall’intrusione di correnti settentrionali di lontana origine polare, che si accingono a portare un repentino crollo termico dalla sera di martedì.
In virtù dell’eccezionalità del caldo preesistente, il calo termico sarà davvero corposo in molte zone d’Italia dove si perderanno anche fino a 10-12 gradi rispetto all’avvio di settimana. In alcune zone la colonnina di mercurio crollerà anche di 15 gradi ed oltre.
La massiccia irruzione d’aria artica sarà associata anche ad un peggioramento su alcune regioni, anche se solo in parte, in quanto la perturbazione sfilerà rapidamente e a seguire avremo a che fare con la massa d’aria fredda abbastanza secca, con fenomenologia anche nevosa solo su alcune aree più esposte.
Le temperature caleranno ovunque, anche nelle aree non interessate dai fenomeni, con il ritorno di gelate notturne in pianura al Nord e valli interne del Centro Italia. Avremo quindi un ritorno d’inverno, il picco del freddo si raggiungerà entro giovedì. Sulla Val Padana centro-orientale il calo termico sarà più attenuato.
L’irruzione fredda avrà un’evoluzione rapida e risulterà una toccata e fuga. Già da venerdì 7 febbraio e ancor più nel weekend l’anticiclone tornerà a spingere sull’Italia, riportando tempo stabile ma soprattutto un nuovo progressivo rialzo delle temperature per il ritorno di correnti miti occidentali.
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