METEO INVERNALE – La seconda irruzione artica è in piena azione sulle regioni centro-meridionali, con maltempo esaltato da un profondo vortice di bassa pressione. Ciò significa che abbiamo a fare con condizioni meteo perturbate associate non solo a piogge diffuse, ma anche alla neve in Appennino a quote anche localmente inferiori ai 1000 metri. Scenari quindi pienamente invernali, che fanno parte di questa nuova fase che si è avviata dall’inizio della terza decade di novembre, ponendo fine al lungo periodo caldo precedente dominato dall’anticiclone. Attenzione che però l’alta pressione incombe nuovamente e tornerà ad espandersi verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo: in una prima fase l’Italia resterà ancora esposta ai flussi settentrionali, che manterranno quindi il clima ancora relativamente freddo.
AVVIO DICEMBRE ANTICICLONICO – Il nuovo mese, che ricordiamo rappresenta l’inizio dell’inverno meteorologico (fissato per convenzione dal 1° dicembre), vedrà l’alta pressione in consolidamento. Sarà un vero “cupolone”, supportato da contributi d’aria più mite di matrice sub-tropicale. Questo favorirà pertanto un rialzo delle temperature diurne, che potranno riportarsi sopra le medie pur senza raggiungere le anomalie viste a novembre. Il relativo tepore risulterà più marcato in montagna e questo potrebbe in parte inficiare la tenuta del manto nevoso a quote medie lungo l’Appennino. Come sovente capita con le alte pressioni invernali, la mitezza si farà sentire meno alle basse quote e specie sulle coste, pianure e valli interne, dove assisteremo con il trascorrere dei giorni all’accentuazione di nebbie da inversione termica.
BEL TEMPO, FINO A QUANDO DURERA’? – Ci sono pochi dubbi sul fatto che l’alta pressione potrà risultare piuttosto tenace e duratura, avviando quindi un periodo di stabilità che potrebbe anche prolungarsi per oltre una settimana. Al momento, si potrebbe assistere ad un indebolimento del campo barico non prima del 5/6 dicembre, quando infiltrazioni atlantiche potrebbero apportare qualche disturbo con maggiore nuvolosità e locali deboli precipitazioni di passaggio. Tuttavia, le perturbazioni vere e proprie più organizzate dovrebbero rimanere confinate a nord delle Alpi. Risulta interessare cercare di capire quella che potrebbe essere l’evoluzione meteo per il Ponte dell’Immacolata: non s’intravede per ora alcuna svolta incisiva, sebbene l’anticiclone non avrà lo stesso strapotere dei primi giorni di dicembre.
CONCLUSIONI – In virtù della tendenza meteo appena illustrata, è assai probabile che la prima metà di dicembre risulti caratterizzata dall’assenza di ondate di freddo. L’inverno, dopo l’assaggio di questa fine di novembre, è destinato quindi a non mostrare ancora il suo vero volto. E bisognerà probabilmente attendere l’ultima parte di dicembre.