Un rigido inverno caratterizzò l’immediato Dopoguerra sia in Europa cbe in Italia, con temperature molto rigide per l’intero trimestre. Il freddo costante è una rarità sull’Italia, dove le ondate di freddo più intense storiche raramente sono durate più di un mese.
Neanche le storiche annate rigide del 1929, 1956 e 1985 videro tre mesi consecutivi di freddo intenso. L’inverno 1946-47 fu invece caratterizzato da continue invasioni d’aria fredda d’estrazione artica e continentale.
Le temperature furono particolarmente basse nel mese di Gennaio, ma le abbondanti nevicate che colpirono il Nord Italia si verificarono soprattutto nel mese di Febbraio, con accumuli straordinari su molte città padane.
Per l’Epifania arrivò fin sull’Italia un potente nucleo d’aria gelida russa. Il gelo colpì soprattutto il Nord Italia e le regioni alpine. A Trieste, sotto una forte Bora, la temperatura scesa addirittura fino a -12°C, con una temperature percepita inferiore ai venti gradi sottozero. Al Centro Italia cadevano bufere di neve.
La storia fu però fatta dalla grande nevicate d’inizio febbraio al Nord. A Milano, una grande nevicata ricoprì la città tra il 3 ed il 4 febbraio del 1947: in meno di 24 ore cadde circa mezzo metro di neve, con disagi che poi andarono avanti con la tramutazione della precipitazione nevosa in pioggia.
La neve cadde abbondantissima su buona parte del Nord Italia: mezzo metro ne cadde anche in diverse altre città padane fra le quali Como, Lecco, Pavia, Piacenza, Novara, ma una ventina di centimetri ricoprirono anche Genova.
Non solo neve, ma anche clima glaciale. I primi giorni di febbraio su Milano Brera si registrarono queste temperature così basse, con due giornate consecutive di ghiaccio. In totale febbraio ebbe poi ben 20 giorni di gelo ed oltre 80 centimetri di neve.
01 feb: -4,8 / -0,9°C
02 feb: -9,4 / -0,8°C
03 feb: -3,8 / 0,3°C
04 feb: -3,0 / 0,8°C
05 feb: -0,8 / 4,5°C