RAPIDO PEGGIORAMENTO – L’aria fredda, come già annunciato, inizia a valicare le Alpi, determinando un consistente abbassamento della quota neve in montagna. Il maltempo si va intensificando anche sulle aree pedemontane e pianeggianti del Settentrione, a causa della genesi di un minimo di bassa pressione nei pressi della Liguria. Nonostante le temperature non siano eccessivamente alte, i violenti contrasti rispetto all’aria molto fredda in quota, ammassata oltre confine, stanno innescando dinamiche temporalesche dai connotati assai vivaci e prettamente estivi. A esaltare questi temporali è anzitutto l’aria fredda che inizia a tracimare verso la Valpadana, a cui si somma l’accelerazione della corrente a getto in quota da sud/ovest, congeniale per rigenerare questi sistemi temporaleschi generatrici di fenomeni localmente di notevole intensità.
VIOLENTI TEMPORALI – Il radar (Dipartimento Protezione Civile) ci permette d’invididuare bene due “squall line” in azione: la prima sul Nord-Est, tra pedemontane venete e Carnia, mentre la seconda più intensa sta quasi tagliando in due il Nord-Ovest. Fenomeni molto intensi sono segnalati sul Piemonte Centro-Settentrionale e Lombardia Nord-Occidentale, con tutto il sistema temporalesco che tende a sfondare anche più a sud. Si tratta di fenomeni intensi, a frequente carattere grandinigeno, [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/29524-1-non-solo-neve-nord-italia-a-rischio-nubifragi]che avevamo già preannunciato in sede di previsione.[/url] In particolare fino alla tarda notte la zona a maggiore rischio per fenomeni violenti potrebbe essere l’Alta Lombardia, con picchi pluviometrici anche ben superiori ai 100 millimetri specie su aree prealpine e pedemontane.