Il collega Meloni poneva l’accento sull’eventuale ritorno di forti temporali nel corso del weekend. Ipotesi ampiamente confermata anche dalle ultimissime uscite del modelli matematici di previsione: le varie autorevoli proiezioni ci mostrano l’inserimento di sbuffi d’aria fresca – in quota – all’interno dell’Alta Pressione. Scenario congeniale al ringalluzzirsi dell’instabilità e instabilità significa temporali.
Probabilmente s’inizierà giovedì-venerdì con le Alpi, ma quando nel titolo si menzionavano possibili sorprese ci riferivamo a ciò che vedete in figura. Un’immagine che suggerisce entità e distribuzione dei fenomeni dal 19 al 26 luglio, ma è chiaro che le precipitazioni – a prevalente carattere temporalesco – si concentreranno in poche giornate e tra l’altro principalmente nelle ore più calde.
I picchi maggiori coinvolgeranno le Alpi, dove si evincono sovente punte di oltre 50 mm o addirittura di circa 100 mm in qualche tratto dei versanti ovest. L’instabilità potrebbe riguardare anche la dorsale appenninica, settori centro nord, con picchi precipitativi di 20-30 mm. Da segnalare la possibilità di qualche acquazzone fin sui settori meridionali e nelle zone interne delle due Isole Maggiori (soprattutto in Sardegna).