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Forti temporali e neve sulle Alpi: primo serio guasto meteo autunnale

di Mauro Meloni
14 Set 2009 - 20:08
in Senza categoria
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Mediterraneo Centro-Occidentale terra di temporali, è nata una depressione tra Golfo del Leone e Mar Ligure. Lo scatto satellitare si può apprezzare ingrandito cliccando sopra l'immagine. In basso il passaggio di due trombe marine di fronte alle coste dell'Isola del Giglio. Fonte immagine www.giglionews.it
forti temporali e neve sulle alpi primo serio guasto meteo autunnale 16087 1 2 - Forti temporali e neve sulle Alpi: primo serio guasto meteo autunnale
Un repentino mutamento meteorologico è avvenuto quest’oggi sul nostro Paese, dove la vecchia circolazione ciclonica in quota è stata sostituita da un flusso marcatamente sud/occidentale, richiamato da un vortice freddo in prossimità dell’Arco Alpino. Non sono dunque le correnti atlantiche a determinare questa prima fase instabile-perturbata, ma la responsabilità di questo peggioramento, seppur indirettamente, spetta all’alta pressione delle Azzorre che, defilandosi all’altezza della Gran Bretagna, ha lasciato scivolare sul proprio bordo orientale una perturbazione con annessa aria fredda di origini settentrionali scandinave.

La depressione al suolo si è andata strutturando tra il Golfo del Leone ed il Mar Ligure, come conseguenza del vortice freddo in quota centrato in vicinanza delle Alpi Svizzere, dove vi è un’estesa nuvolosità che si avvita in senso antiorario, ulteriormente acuita da un ulteriore apporto d’aria fresca dai quadranti settentrionali. L’ala anticiclonica oceanica tenderà ad espandersi ulteriormente verso est, effettuando una cerniera al canale di correnti fresche e determinando lo spostamento del vortice freddo fin sulla Spagna.

La nostra Penisola si trova in posizione strategica ed ideale per l’esposizione al flusso perturbato sud/occidentale. Gli effetti d’instabilità si palesano per lo scontro ravvicinato fra masse d’aria diverse, ma è da sottolineare come lo stesso Mar Mediterraneo risulta essere un “catino bollente”, con tanta energia a disposizione degli inneschi temporaleschi. Non a caso, quest’oggi sono state immortalate diverse trombe d’aria sul mare, come accaduto sull’Isola del Giglio, in Toscana, mentre in Corsica una tromba d’aria ha interessato zone di terraferma nei pressi di Ajaccio.

Un’area di forte instabilità si è generata, fin dalla scorsa notte, lungo una linea immaginaria dalla Spagna sud/orientale verso l’Alto Tirreno ed il Mar Ligure, passando per le Baleari e la Sardegna. I temporali hanno colpito con forza la Riviera di Levante e l’Alta Toscana, ove si è generato un sistema convettivo in autorigenerazione nei pressi delle zone costiere. Ingenti gli accumuli pluviometrici, con punte di quasi 100 millimetri in poche ore sulla lucchesia. Le precipitazioni, pur attenuate, si sono estese verso gran parte del Nord, con piogge più abbondanti sulle aree settentrionali di pianura del Veneto e del Friuli.

L’aria fredda, annessa al vortice ciclonico, ha sconfinato sull’Arco Alpino tanto da determinare la comparsa della neve fino a quote localmente inferiori ai 2000 metri. Sull’Alto Adige si è davvero respirata aria quasi invernale: in Alta Badia il livello delle nevicate è infatti sceso fino a quote molto basse per il periodo, addirittura attorno ai 1500 metri. L’autunno è iniziato dunque con un regalo davvero prezioso per i nostri ghiacciai alpini.

Il Sud e la Sicilia restano in attesa degli effetti di questo peggioramento ed anzi saranno maggiormente esposte al richiamo sciroccale innescato dal movimento del vortice in direzione della Penisola Iberica. Il flusso nord-africano acuirà ulteriormente i contrasti termici e nei prossimi giorni di dovrà pertanto fare attenzione a nuovi nubifragi, anche soprattutto sulle zone maggiormente colpite nella giornata odierna.

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