I principali connotati della giornata di ieri si addicono più al solleone di pieno Luglio, piuttosto che alla fase conclusiva della prima decade di Settembre, nel bel mezzo dell’inizio della stagione autunnale. I segnali di cambiamento si avvicinano da ovest, nel frattempo siamo reduci da una delle giornate in assoluto più stabili dell’intero periodo estivo.
Rammentiamo che il rilancio dell’azione altopressoria sul cuore del Mediterraneo Centro-Occidentale è principalmente dovuta all’azione vorticosa sulle Isole Britanniche, la quale riesce a protendere una saccatura verso sud, fin sulle coste del Marocco, stimolando pertanto la risalita verso nord della cosiddetta bolla anticiclonica nord-africana.
La netta elevazione del cuneo altopressorio sub-tropicale, con struttura ad omega, fino alle soglie dell’Europa Centrale, ha contribuito a portare una ventata di stabilità anche lungo le regioni settentrionali alpine. Ben pochi i disturbi nuvolosi, limitati a qualche comparsa cumuliforme sulle Alpi del Triveneto ed in Calabria, complice l’inibizione quasi totale dei moti verticali.
Il consolidamento del campo di pressioni medio-alte, associato ad aria più calda in quota (zero termico ovunque ben al di sopra dei 4000 metri), ha favorito un certo rialzo termico su gran parte del Centro-Nord, a causa dell’azione di subsidenza (compressione della massa d’aria verso il basso) operata dai moti discendenti anticiclonici.
Discorso diverso al Sud, ove la maggiore stabilità è andata a braccetto con un ulteriore ridimensionamento delle temperature. Non va trascurato che il Meridione è reduce da un’anomala ondata di calore, perdurata fino alla giornata di Lunedì, con picchi di oltre 40 gradi.
L’attuale conformazione dell’Alta Pressione ha determinato infatti il sopraggiungere di correnti più fresche da nord, in discesa verso il Mar Libico. Queste correnti hanno pian piano scalzato quelle roventi presenti in precedenza, persistenti tra Sud Italia e Balcani specie nel week-end, momento in cui si è avuto lo scorrimento di un fronte atlantico anche sul Nord Italia.
Le stesse correnti più fresche settentrionali hanno causato i cali termici maggiori sulla Puglia Meridionale ed in Sicilia, aree in cui nella giornata di lunedì si superavano ancora con irridente facilità i 35 gradi. Nella giornata di ieri, nonostante valori diffusamente sopra la media ed al di sopra dei 30 gradi, su queste zone le massime sono calate di 4-5 gradi.
Il flusso leggermente più fresco al Sud si contrappone all’aria più calda in risalita sui bacini di ponente, specie fra Baleari, Sardegna e Basso Tirreno Occidentale. Le temperature di ieri, i cui picchi massimi hanno interessato la Sardegna, testimoniano questa nuova situazione: il flusso sciroccale, in attivazione sui bacini occidentali, è conseguenza della graduale traslazione verso est del sistema depressionario in allungamento verso l’Ovest Europa.
Alghero 17.4 35.5
Lampedusa 25.5 34.7
Capo Frasca 21.4 34.6
Firenze Peretola 13.2 33.8
Messina 27.0 32.8
Catania Sigonella 18.8 32.2
Pisa/s. Giusto 13.4 31.8
Ferrara 14.6 31.4
Verona/villafranca 14.8 30.1
Brescia/ghedi 15.2 30.0
Roma/fiumicino 14.7 29.9
Termoli 24.4 28.4
Campobasso 18.2 27.0
Torino Caselle 14.0 26.6
Genova/sestri 17.8 26.6
Falconara 14.4 26.4