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Forte maltempo in Sicilia. Su Catania arriva anche un tornado

di Vincenzo Insinga
09 Dic 2004 - 17:37
in Senza categoria
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Foto di una tromba d'aria scattata in USA. Fonte NOA.
La avevamo preannunciata con netto anticipo e, prontamente, una forte ondata di maltempo ha investito la Sicilia.

Un vortice ciclonico con struttura baroclina sta interessando il Mediterraneo centrale. La depressione risulta ben consolidata a tutte le quote troposferiche. Si rileva la presenza di due minimi barici al suolo, uno sulle Baleari, l’altro in prossimità della Sicilia, entrambi di 1010 hPa circa.

In prossimità della superficie isobarica di 500 hPa si registrano valori della relativa altezza geopotenziale prossimi ai 552 dam in corrispondenza di una goccia fredda centrata sulla Tunisia.

Orbene, è stata proprio tale depressione, traslando molto lentamente verso Levante, sin dalle prime ore del mattino (sulle coste occidentali già dalla notte scorsa) a produrre una forte avvezione fredda in quota, in seno ad un ramo secondario della Corrente a Getto insediatasi sul Mediterraneo centro-occidentale, ancor prima della genesi dell’anticiclone di chiusura sull’Europa centrale.

In mattinata, dunque, un cluster di multicelle (gruppo di cellule temporalesche che appaiono come una singolo nucleo) ha attraversato gradualmente tutta l’isola dal Trapanese al Messinese, apportando ingenti fenomeni al suo transito.

Precipitazioni diffuse ed insistenti, anche a causa dell’estrema vicinanza delle pulsazioni dell’updraft (correnti ascensionali all’interno delle nubi temporalesche) tra le varie cellule. Si sono registrati in media apporti pluviometrici intorno ai 40/50 mm, con punte di 90-100 mm sul Trapanese.

Tuttavia, l’avvezione fredda in quota ha dato il meglio (o forse il peggio di sé) allorquando ha raggiunto la Piana di Catania. Piuttosto acceso è risultato, infatti, il contrasto termico nonché la differenza dei valori igrometrici tra la massa d’aria in arrivo (aria fredda, con valori prossimi ai -22/-23°C in corrispondenza della superficie isobarica di 500 hPa, e relativamente secca) e quella in sollevamento, decisamente piu’ calda ed umida, trasportata da moderate correnti di Levante.

Intorno alle ore centrali del giorno, proprio tali condizioni termodinamiche, con l’importante complicità di un ramo secondario della Corrente a Getto in grado di produrre una ulteriore intensificazione della convergenza al suolo proprio in prossimità del settore ionico della Sicilia, hanno favorito la genesi di un moderato moto rotazionale all’interno di un cumulonembo che, nel contempo, aveva già sfondato la troposfera, raggiungendo con il suo “top” i 12 km di altezza.

Ingenti le precipitazioni lungo il versante ionico, con l’intensità della pioggia che, in alcune stazioni della rete Meteo Sicilia, ha persino superato a tratti i 500 mm/h. Dall’evoluzione del sistema con struttura a supercellula ha avuto origine persino un tornado F0 che attraversato alcune zone della città di Catania, preceduto ed accompagnato da raffiche di vento superiori ai 100 km/h e dalla formazione di “cumulonembi mamma” responsabili di una intensa grandinata.

A comunicare con tempestività la notizia è stato il sito web di Meteo Sicilia.

Abbiamo intervistato per il Meteo Giornale Stefano Mauro, previsore dell’Associazione Meteo Sicilia, il quale ha assistito in prima persona al fenomeno.

Ecco la sua testimonianza diretta: “Mi trovavo alla cittadella universitaria, zona nord della città, sulle prime colline che dominano il centro cittadino. Intorno alle 11 il cielo era scuro, a sud l’orizzonte era completamente invisibile a causa del groppo temporalesco in risalita, tuttavia lo stato del cielo non lasciava presagire a nulla di particolarmente eccezionale poichè le nubi erano per lo più medie e generate dai residui delle incudini dei temporali che imperversavano a sud. In poco tempo però la situazione muta, si attiva un forte richiamo di aria umida orientale e nubi basse scurissime invadono il cielo da est. Alle 11.25 circa osservavo attentamente le formazioni nuvolose sopra di me che denotavano una vorticosità dell’aria straordinariamente intensa. Spostatomi in un punto d’osservazione migliore, al 4° piano dell’edificio d’ingegneria, si vedevano distintamente wall cloud e roll cloud che contemporaneamente provenivano a gran velocità da est e da ovest. Ad un certo punto era impossibile guardare il cielo e non meravigliarsi: colore nerissimo come poche volte accade, nubi che esaltavano la vorticosità atmosferica con forme da far paura, ma la cosa più impressionante era che nello spazio di poche centinaia di metri, il movimento delle nuvole sembrava folle, ora da est, ora da ovest. In pochi istanti notavo una zona con particolare invorticamento delle nubi sul centro città, all’altezza di piazza Borgo, che rapidamente scendeva a forma d’imbuto (funnel cloud) fino a toccare terra ed in men che non si dica in aria si vedeva volare di tutto e ruotare vertiginosamente attorno a quella che ormai era una tromba d’aria a tutti gli effetti. Un imbuto grigio piombo che faceva ruotare attorno a se ogni genere di oggetti, strappandoli dal suolo come fossero granelli di sabbia.”

Abbiamo appreso che ad un certo punto le raffiche di vento hanno messo in moto anche degli “oggetti volanti”. Le risulta?

“Beh, nel momento di massima efficacia del tornado erano visibili anche dei cassonetti della spazzatura ruotare a 70-80m di altezza sopra i palazzi. La tromba prosegue molto lentamente il suo cammino inizialmente puntando proprio verso la cittadella universitaria per poi virare improvvisamente verso nord est e perdere gradualmente intensità.”

Quanto è durato il fenomeno? A quanto le risulta, si registrano danni ingenti a persone o cose?

“Almeno 20-25 minuti, fino alle 12 circa ed ha devastato diverse zone del centro-nord città. Alberi enormi sradicati, cassonetti e ciclomotori spazzati ovunque, cornicioni crollati, bancarelle totalmente divelte, automobili devastate dalla furia degli oggetti scagliati dal vento. Insomma danni ingenti ma per fortuna popolazione assolutamente incolume”

Immaginiamo che abbia avuto paura?

“Posso certamente dire che è stato uno dei fenomeni atmosferici più intriganti ed emozionanti ai quali abbia mai assistito. Vedere la genesi di un tornado dalle nostre parti non è cosa da tutti i giorni. Tuttavia non nascondo anche una notevole sensazione di timore, per la mia incolumità e per quella delle persone che si sono trovate sotto un “mostro” di quel tipo”

Molte grazie.

Le temperature nelle ultime ore sono diminuite in maniera sensibile, tanto che sui rilievi piu’ alti dell’isola, oltre i 1600 metri sull’Etna e sulle cime delle Madonie è apparsa anche la neve.
Nelle ultime ore i fenomeni si stanno concentrando sullo Stretto di Messina, ove sono in atto gli ultimi temporali e grandinate, mentre sul resto dell’isola è tornato a splendere il sole.

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