Si tratta dell’ennesima irruzione di quest’inverno, che, sulle Isole Giapponesi, è stato nella norma, al contrario del mitissimo inverno 2007, che aveva battuto numerosi record di caldo.
In questo caso, si tratta di una profonda depressione di 990 hPa, ben supportata da un vortice depressionario in quota, che interagisce con una zona di alta pressione situata sulla Cina nord orientale, ove i valori barici sono risaliti fino a 1040 hPa.
L’azione combinata di queste due figure bariche permette all’aria freddissima originatasi sulla Siberia nord orientale di spingersi fino alla Corea, e da qui al Mar del Giappone ed alle Isole circostanti.
Le isoterme ad 850 hPa presentano valori dell’ordine dei -20°C, e sono accompagnate da forti venti.
Tutto il Giappone, ma in modo particolare le coste orientali e nord orientali delle Isole, particolarmente soggette al fenomeno dello stau (le correnti fredde sono in origine secche, ma si caricano di umidità sui mari scaricandola sotto forma di neve non appena giunte sulla Terraferma), saranno presto investiti da questa ondata di gelo e di neve.
Attualmente, infatti, fitte nevicate stanno cadendo su località costiere come Akita, Niigata, ma anche, ad esempio, su città come Tottori e Matsue, a soli 35° di latitudine nord.
Le temperature lungo le coste orientali sono attorno allo zero, raggiungendo i -4,6°C nella nota località di Nagano, ed i -6,0°C in quella di Sapporo, le due stazioni sciistiche che hanno ospitato le Olimpiadi.
Nella località di Akita, 6 metri su livello del mare, e solo 39° di latitudine nord, il mese di Febbraio ha visto la bellezza di 21 giorni di neve su 23, mentre la temperatura media mensile è al momento solamente -0,2°C rispetto alla norma.
Riguardo alla località sciistica di Sapporo, ci sono stati al momento 19 giorni di neve su 23, mentre la media di questo mese risulta di circa +0,6°C rispetto alla norma.
Insomma, il Giappone, pur basso di latitudine, presenta un clima invernale completamente diverso rispetto al mite clima mediterraneo.
Colpa della vicinanza alle gelide regioni siberiane orientali, ma anche delle correnti prevalenti occidentali delle medie latitudini, che inevitabilmente portano il freddo che si accumula d’inverno sulla Siberia a muoversi verso est e verso Sud Est, investendo così le Isole Giapponesi.