La presenza di una vasta zona anticiclonica allungata sino a poco fa fin sulle zone polari anche a quote stratosferiche, ha innescato una violenta irruzione di aria molto fredda direttamente dal nord est europeo. Non si tratta di aria fredda siberiana come si potrebbe pensare, ma bensì di aria artica, sicuramente molto fredda, ma non tanto quanto (nei bassi strati) la collega siberiana. La massa più consistente di aria fredda sta affluendo proprio in queste ore sul nord Italia attraverso la porta della bora, portando le temperature a 850hpa sui -12°C, in ulteriore calo sino a punte di -14°C nel corso della nottata odierna.
L’arrivo della massa d’aria fredda è stata accompagnata dall’instaurarsi di forti venti a componente orientale che hanno preso a soffiare con particolare violenza dalla serata di ieri, accompagnati spesso da nevicate anche a carattere di bufera. Complice la copertura del cielo e l’elevata ventilazione le temperature sino ad ora non sono riuscite a scendere sino a livelli decisamente rigidi manifestando un calo soprattutto nei valori massimi. Complice una graduale attenuazione del vento e la presenza di cieli sicuramente più sereni, le temperature minime avranno modo di scendere nel corso della prossima notte, e domani mattina su alcune zone di pianura si potranno registrare minime sotto zero di due cifre.
Come detto l’arrivo della massa d’aria è stata accompagnata dall’innescarsi di fenomeni di instabilità, spesso localizzati ma anche piuttosto intensi. Le nevicate, come era logico aspettarsi hanno privilegiato quelle aree che potevano usufruire di un certo effetto stau rispetto alle correnti da est, in grado di far addossare nubi e originare precipitazioni contro i contrafforti montuosi più esposti.
Le precipitazioni e la nuvolosità avanzava di modo retrogrado da est verso ovest seguendo passo passo l’ingresso dei primi refoli gelidi dalla porta della bora. Così abbiamo avuto i primi episodi nevosi nel corso della mattinata di ieri ad iniziare dai settori più orientali, in particolare il Triveneto ed a seguire l’Emilia Romagna. Durante il pomeriggio ma ancora più la nottata le nevicate si sono estese a gran parte della Pianura Padana, ma andando ad interessare soprattutto le zone prealpine ed il torinese che, durante la serata di ieri ha vissuto alcune ore di vera bufera.
Fenomeni del tutto assenti lungo la Riviera Ligure, specie del levante, che è risultata sottovento rispetto all’appennino. Fenomeni temporaleschi con neve sin in pianura hanno interessato invece l’estremo ponente ligure e l’imperiese. La provenienza delle correnti da est ha permesso infatti alla massa d’aria entrante di passare per un buon tratto sopra al mar Ligure. Questo ha provocato un certo arricchimento in umidità dell’atmosfera, riuscendo così a dare il carburante necessario alla genesi di fenomeni convettivi con precipitazioni segnatamente sull’estremo ponente ligure.
La situazione di quest’oggi si presenta ancora all’insegna delle nubi al centro-sud, altrove le schiarite si sono fatte largo nel corso della notte, specie al settentrione. I fenomeni si sono attenuati anche nelle regioni centrali, dopo che nella giornata di ieri alcuni temporali hanno colpito diverse zone costiere lungo tutto il versante costiero tirrenico. Quest’oggi nuvolosità sparsa interessa gran parte del territorio italiano ma generalmente senza fenomeni degni di nota, ad eccezione del sud, sede dei contrasti più accesi tra l’aria mite presente ancora nel Mediterraneo meridionale e quella invece sensibilmente più fredda che affluisce in queste ore dall’Europa orientale.
La tendenza del tempo per le prossime ore sarà all’insegna di un ulteriore rasserenamento che si manifesterà con maggior vigore nelle regioni settentrionali, aiutato dall’afflusso di aria progressivamente più secca alle varie quote. Questo favorirà anche un calo della temperatura più netto su tutte le zone di pianura. Calo termico favorito anche dalla presenza di parecchie zone innevate specie sulla Pianura Padana occidentale che limiterà al minimo l’accumulo del calore nei bassi strati di giorno e favorendo il mantenimento del “freezer” padano almeno sino a mercoledì quando potrebbe subentrare un certo peggioramento al settentrione. Da mercoledì in poi comunque la situazione al momento resta piuttosto nebulosa, e la previsione del possibile peggioramento al settentrione andrà ancora confermata.