Si trasferisce rapidamente in area balcanica la saccatura nord-atlantica dalle artiche caratteristiche, responsabile del repentino abbassamento di temperature nel fine settimana sulla nostra Penisola.
A seguire, sotto i colpi di forti correnti occidentali in quota dettate dalla nuova e profonda area ciclonica centrata tra la Francia e le Isole Britanniche, veloce aumento della pressione al suolo e dei geopotenziali in quota, nonché delle termiche alle varie quote troposferiche.
Tra questa sera e la mattina do domani, martedì, la catena di montaggio atlantica forzerà una leggera onda altopressoria sub-tropicale africana (quasi inconsapevolmente coinvolta dagli eventi) e sulla nostra Penisola anche +6°C nella bassa troposfera (1500 metri circa) tra la Sicilia e la Sardegna e -16°C nella media troposfera (5500 metri circa) sempre in corrispondenza delle Nostre due Isole Maggiori!
Ma sarà solo una breve, brevissima tregua, le insidie fredde sono dietro l’angolo.
Mercoledì, l’alta pressione dinamica oceanica deciderà di ergersi in pieno Oceano così da sfiorare le terre d’Islanda, trasformando la nuova area ciclonica atlantica in una cruenta ondulazione meridiana fredda che sarà libera di tuffarsi in area mediterranea.
Che dinamismo, quali contrasti!
Le porte del Rodano verranno riaperte e nuova aria artica abbraccerà la nostra Penisola. Termiche dell’ordine di -32°C (anche localmente -34°C) nella media troposfera coinvolgeranno compiutamente la più parte delle Nostre regioni, sino a -4°C nella bassa troposfera su Sardegna e regioni settentrionali.
Nel corso della giornata, il minimo barico si porterà in corrispondenza del medio settore adriatico e in tal senso le precipitazioni prediligeranno le due Isole Maggiori e le regioni centro-meridionali. Torna la neve a basse quote, torna la neve in collina. Forte maestrale sui bacini di ponente.
Giovedì, tendenza evolutiva improntata al freddo.
In aperto Atlantico, robusta azione di blocco dell’alta pressione dinamica oceanica, la quale va a sfiorare le coste orientali groenlandesi. Predisposto uno scivolo perfetto per l’aria gelida vorticosa polare, che può tranquillamente continuare ad affluire alle nostre latitudini. Anche con asse di saccatura leggermente nord ovest – sud est.
In serata, anche -38°C nella media troposfera sulle Nostre regioni settentrionali, tra -36°C/-34°C sulle regioni centrali. Nella bassa troposfera anche -6°C su buona parte delle regioni adriatiche. Con siffatte termiche, la neve potrà fare la sua comparsa anche sulle aree costiere adriatiche appunto. Ma nevicate a quote basso collinari interesseranno buona parte delle regioni centro-meridionali. Che freddo!
Per Noi, responsabile sarà il minimo barico con corrispondenza anche in quota, posizionato tra basso Adriatico e comparto balcanico meridionale, ma un nuovo importante minimo parrebbe scivolare in corrispondenza della Sardegna e fungere da ulteriore calamita per l’ingresso deciso del freddo sulla Penisola.
Venerdì, con l’alta pressione dinamica oceanica impegnata sempre in una grande azione di blocco sopra le terre d’Islanda, l’azione ondulatoria meridiana fredda vorticosa polare si farà più decisa.
Asse di saccatura più perpendicolare rispetto alla nostra Penisola, centro motore bassopressorio sempre individuabile tra Grecia e basso settore adriatico (ingranaggio fondamentale di una struttura perturbata ormai radicata sull’Europa centro-orientale). Termiche di -35°C nella media troposfera su buona parte d’Italia, valori anche inferiori sul comparto adriatico, diffusamente sottozero anche i valori nella bassa troposfera.
Il Polo e la neve si concedono una ricca vacanza nel Belpaese.
Quale evoluzione?
Il medio termine secondo il modello americano
Secondo il modello americano, continuerà l’afflusso sulla nostra Penisola di aria fredda di artica estrazione almeno sino alla meta circa della prossima settimana.
A seguire, un’ondulazione atlantica sul Mediterraneo occidentale potrebbe richiamare correnti più miti meridionali sull’Italia.
Ma certo è ancora presto, monitoriamo con attenzione.
Il lungo termine secondo il modello americano
Fase non molto chiara, in cui parrebbe prevale un certo trend atlantico.
Ci ritorneremo.