La timida espansione del bordo orientale di un campo anticiclonico, attualmente presente sull’Europa Occidentale, è alla base del miglioramento in atto su gran parte della nostra Penisola, dopo alcuni giorni caratterizzati persino da maltempo piuttosto insolito per questo periodo. Un vortice freddo resta attivo sulle Repubbliche Baltiche, ma gli impulsi freddi ad esso associati vengono in prevalenza convogliati verso l’Europa Centro-Orientale. Molto marginale l’influenza fresca sull’Italia, sia per l’incremento della pressione atmosferica che per il riparo orografico della catena alpina.
Quale sarà l’evoluzione a breve termine? L’alta pressione attualmente occupa un vasto corridoio meridiano esteso nella sua colonna portante dalla Groenlandia alla Penisola Iberica. Su quest’ultima regione il campo altopressorio mostra già segni d’evidente fragilità per l’avvicinamento di un nucleo depressionario attualmente posizionato al largo delle coste atlantiche portoghese.
Il graduale spostamento di questa cella depressionaria verso levante determinerà un progressivo ulteriore cedimento barico tra Spagna, Portogallo e Mediterraneo Occidentale, ma soprattutto attirerà le attenzioni del redivivo vortice freddo sul Baltico, il quale sarà nel frattempo alimentato da ulteriori correnti d’estrazione polare. L’indebolimento barico sui settori sud-occidentali del Continente consentirà infatti l’aggancio tra la depressione fredda scandinava e quella più mite di matrice oceanica.
La configurazione generale a livello europeo si modificherà così in maniera netta nel fine settimana, con la discesa di una vasta saccatura fin sulla Penisola Iberica ed un minimo barico nei bassi strati fra la Francia e le regioni settentrionali italiane. Finirà in questo modo l’afflusso di correnti settentrionali verso la nostra Penisola, in quanto la saccatura appena descritta andrà ad incentivare un flusso di correnti sud/occidentali più miti.
L’afflusso di correnti da sud/ovest andrà a coinvolgere con condizioni d’instabilità soprattutto le regioni settentrionali, mentre il Sud risentirà in misura più diretta della risalita di un cuneo anticiclonico subtropicale, con l’attivazione di correnti pre-frontali ben più calde d’estrazione nord-africana. Questo respiro subtropicale anticiclonico nord-africano sarà temporaneamente scalfito fra domenica e lunedì per il passaggio di una modesta onda ciclonica sul nostro Paese, che avrà il merito di portare una rinfrescata fin verso il Sud.
La tendenza per i giorni successivi della prossima settimana appare tuttavia improntata ad un ritorno allo schema precedente, con nuovi affondi depressionari in radicamento sul Golfo di Biscaglia. In tal modo, verrà rivitalizzato immediatamente il promontorio anticiclonico sub-tropicale proteso dall’Algeria alle regioni meridionali italiane.
In base alle ultime emissioni del modello ECMWF, questa campana anticiclonica di matrice sub-tropicale potrebbe assumere ulteriore importanza nel week-end del 13-14 Giugno, estendendo i propri effetti a tutto il Paese. Per dirla in parole povere, quasi tutta l’Italia potrebbe nuovamente finire arrosto avvolta da una prolungata cappa di correnti richiamate dal Nord Africa. Urgono tuttavia conferme su quest’evoluzione così a lungo termine (si parla di una previsione ad oltre 7 giorni, già di per sé soggetta ad una bassa predicibilità), in quanto la tendenza espressa da altri modelli appare al momento diversa.