Comincia decisamente fredda la stagione invernale nella zona dei Grandi Laghi statunitensi, e sul vicino confine canadese.
La situazione mostra una notevole irruzione di aria fredda ad 850 hPa, con isoterme comprese tra i -17°C ed i -19°C sulla zona canadese orientale, e di 12-13°C sotto lo zero, sempre a tale quota, sulla zona dei Grandi Laghi.
Attualmente su tutte queste zone stanno cadendo delle fitte nevicate: nevica infatti a South Bend (3 cm con -1,1°C), a Fort Wayne, a Medison (con -3,9°C), all’aeroporto di Columbus, di Dayton, di Charleston, di Rochester, di Pittsburg, di Syracuse (3 cm anche qui con -0,6°C).
Questo vasto fronte nevoso sta colpendo tutta la zona che va dagli Stati dell’Indiana, Michigan, Ohio, Pennsylvania, fino agli Stati canadesi del Quebec e dell’Ontario.
Le temperature sono andate sotto lo zero questa notte su quasi tutti gli States centro orientali, con temperature tra gli zero ed i -5°C, ma con qualche “punta” minima interessante: -11,1°C sono stati registrati ad Alamosa (località comunque celebre per le sue minime molto basse), e -12,6°C all’aeroporto canadese di Hamilton, vicinissimo al confine degli States.
Tuttavia, destano interesse le temperature misurate più a meridione, come i +0,6°C dell’aeroporto di Victoria, in Texas, vicino alla costa del Golfo del Messico, i +0,6°C di Mobile, in Alabama, ed i -1,1°C di Cross City, in Florida.
La mappa in allegato mostra le anomalie termiche negative molto accentuate presenti soprattutto sugli Stati Uniti sud orientali, con temperature tra i 12 ed i 14°C inferiori alla norma sulle coste della Luisiana e sulla Florida.
Fa caldo invece sul lato occidentale, dove persistono isoterme quasi estive (19-20°C ad 850 hPa sulla California).
Una massima di +32,2°C è stata registrata oggi a Long Beach, di +30,0°C a Los Angeles, e di +30,6°C sulla località di Santa Maria.
Il caldo prolungato e la siccità sono una delle cause dei persistenti incendi presenti in questi giorni in California.