Escludendo buona parte della Penisola Iberica, quasi tutto il resto d’Europa risente appieno delle dinamiche connesse all’affondo perturbato coadiuvato da masse d’aria particolarmente fredde d’estrazione artica. Nuovi impulsi instabili sono scesi dalle Isole Britanniche verso la Francia, con clima molto fresco anche in pieno giorno e temperature che sono rimaste spesso sotto i 20 gradi, anche nelle due grandi capitali di Parigi e Londra.
La traslazione della saccatura nord-atlantica verso levante ha coinvolto nel peggioramento parte dell’Europa Centrale e i settori balcanici: intensi temporali nelle ultime ore, accompagnati da forti colpi di vento, stanno mettendo a dura prova la Polonia, l’ovest dell’Ucraina e buona parte delle nazioni danubiane, in particolare la Bulgaria e la Romania.
Questi violenti temporali erano stati puntualmente predetti nelle proiezioni dell’European Storm Forecast Experiment: si tratta delle conseguenze legate alla contrapposizione fra l’aria fredda che preme da ovest e quella più calda sub-tropicale, con quest’ultima che ancora affluisce sul Mediterraneo Orientale e zone balcaniche meridionali, dove nel pomeriggio si sono raggiunti picchi di 40-41 gradi tra Cipro e Grecia.