L’evoluzione proposta dal modello inglese vedrebbe un marcato cavo d’onda spingersi al largo delle coste portoghesi (cut-off) ed il formarsi di una depressione retrograda in loco.
Ciò sarebbe dovuto ad un flusso di aria fredda, di origini polari, che trasversalmente percorrerebbe le aree dall’estremo nord Europeo ed in direzione dell’Atlantico centrale.
Questo “affondo oceanico” (gola fredda) nella sua marcata spinta verso SSW, sarebbe in grado di richiamare dell’aria più calda dalle basse latitudini mediterranee con una conseguente rimonta, stabilizzante, di un’area a curvatura oraria sulla nostra Penisola.
Formazione di una campana anticiclonica di matrice sub tropicale.
Un segnale che depone in positivo circa uno sviluppo più regolare della stagione ormai in fase avanzata.
Tuttavia se spostiamo lo “spettro visivo” di qualche frazione temporale più avanti (inizi del mese di maggio), possiamo notare che detto vortice, dopo una fase di “scivolamento” verso ovest, sia in grado di muoversi, data una probabile rimonta anticiclonica seguente, in direzione del bacino centro occidentale del Mediterraneo.
Ipotetica situazione che, al momento, sembrerebbe riproporsi attraverso una fase di nuova e marcata instabilità.
Ovviamente stiamo parlando di una previsione, analisi, che dovrebbe ricoprire un periodo di oltre 7/9 gg. e in ogni caso sempre da verificare.
Prospettiva al momento instabile sino agli inizi della settimana p.v. , seguita da una fase (non lunga) di stabilità “primaverile” ed infine, nuova ripresa delle ondulazioni dei getti, nel comparto del medio alto Atlantico, con caratteristiche più meridiane.
In assoluto non si può decretare, allo stato attuale, una stabilità (anche nelle sue mille sfumature) di carattere duraturo.