La Primavera volge al termine e la variabilità che ha caratterizzato ampi tratti della stagione, in particolar modo i mesi di aprile e maggio. Le sfuriate africane si contano sulle dita di una mano: a memoria ve ne fu una a marzo e l’ultima qualche giorno fa. Poi, certo, non sono mancate fasi di bel tempo e dal clima mite, associate sovente a temperature superiori alla norma. Ma ormai dovremo averci fatto il callo: negli ultimi decenni le anomalie termiche positive sono all’ordine del giorno.
Ciò detto, anche gli ultimi giorni primaverili – ricordiamoci che il 1 giugno prenderà piede l’estate meteorologica – vedranno prevalere condizioni di variabilità atmosferica. Su alcune regioni prevarrà l’instabilità, sicuramente al Nord, su altre avremo ampie schiarite e qualche colpo di tuono pomeridiano. Insomma, un quadro tipicamente primaverile che ci condurrà per mano all’esordio della bella stagione.
Il tempo lunedì 26 maggio
Rispetto ad oggi non avremo grandi cambiamenti. Localmente vi saranno degli annuvolamenti già al mattino, ad esempio su Alpi occidentali e Appennino centrale, con anche la possibilità di qualche scroscio di pioggia. Instabilità che tenderà a prender piede rapidamente durante le ore centrali, coinvolgendo un po’ tutti i principali rilievi alpini ed appenninici, eccezion fatta per le due Isole Maggiori dove invece dovrebbe prevalere il bel tempo.
Per quel che concerne il Centro Sud, dobbiamo dire che i modelli penalizzano maggiormente il versante adriatico, dove qualche fenomeno sembrerebbe in grado di sconfinare verso le coste. Così come non escludiamo la propagazioni di locali temporali verso le aree pedemontane e pianeggianti del Settentrione.
Martedì 27 maggio
Prevediamo qualche cambiamento, sembra infatti che l’instabilità sia destinata ad assopirsi al Centro Sud – dove prevarrà il bel tempo – e ad acuirsi al Nord. Le regioni Settentrionali riceveranno acquazzoni e temporali a tratti intensi, che sfoceranno facilmente in pianure ed anche lungo le coste. Qui il clima risulterà relativamente più fresco, nel resto d’Italia sarà mite senza alcun eccesso termico di rilievo.
Instabilità crescente
Da mercoledì in poi, stante le attuali proiezioni modellistiche, sembra che gli sbuffi instabili siano in grado di prendere piede fin nel cuore del Mediterraneo innescando acquazzoni e temporali anche nelle regioni Centro Meridionali e Insulari. Ovviamente si tratterà di fenomeni pomeridiani che penalizzeranno maggiormente i rilievi, pur senza escludere il coinvolgimento anche di qualche tratto costiero prossimo ai settori montani. Sotto l’aspetto termico non dovrebbero esserci grandi cambiamenti, salvo qualche diminuzione a carattere locale in presenza di nubi e fenomeni di maggiore intensità.