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Fine luglio dentro una nuova onda depressionaria?

di Ivan Gaddari
12 Lug 2005 - 16:26
in Senza categoria
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Rimane sempre valida l'ipotesi previsionale presentata circa 10 giorni fa sul tempo previsto in Europa e in Italia per la fine del mese di luglio.
L’evoluzione generale

Non sembra esserci pace sul bacino Centrale del Mediterraneo e tutto sempre per merito (o colpa) di un’alta pressione delle Azzorre che proprio non vuole sentirne di spingersi stabilmente verso le nostre latitudini, rimanendo troppo sbilanciato in pieno oceano Atlantico.

Contemporaneamente sul Nord Europa proseguirà l’azione di depressioni a carattere freddo responsabili di tempo instabile e a tratti veramente fresco. Un ulteriore elemento di spunto ci verrà dato da una cellula anticiclonica che andrà a posizionarsi sui Paesi dell’Est, dove il clima risulterà più caldo della media.

Il tempo previsto in Europa e sull’Italia

Considerando tutti questi indizi possiamo trarne una prova quasi certa. In tali condizioni non possiamo certo attenderci periodi di stabilità duratura sulle nostre regioni. Semmai ci saranno ancora occasioni per periodi di gran caldo (vedi prossimi giorni) ma intervallati da latri decisamente più freschi ed instabili.

Tutto ciò perché non sembra placarsi l’energia delle correnti d’aria presenti alle alte quote dell’atmosfera, sempre pronte a profonde ondulazioni. Chiaro che in questi casi ci saranno Paesi che soffriranno maggiormente il caldo mentre altri saranno costretti a fare i conti con repentini abbassamenti di temperatura. E pare che la nostra Penisola, in questa stagione estiva 2005, sia destinata a ritrovarsi sempre all’interno dei cavi d’onda depressionari.

Se a tutto ciò si somma una cronica assenza dell’alta pressione delle Azzorre distesa sui paralleli del Mediterraneo, ecco che la stabilità tipica di stagioni passate rimarrà un ricordo. Pertanto, volendo analizzare quel che potrebbe riservarci l’ultima decade del mese in corso, vediamo come si potrebbe manifestare la sintesi di tutto ciò che andiamo dicendo. Peraltro ci teniamo a ricordare come quella ipotesi previsionale azzardata circa 10 giorni fa diverrebbe cosi quasi realtà.

Si, perché dopo il 20 del c.m. ecco che una nuova profonda onda termica andrebbe ad insinuarsi verso Sud, in direzione di Francia e Penisola Iberica. Ma stavolta il cavo d’onda risulterebbe piuttosto ampio e dopo un temporaneo richiamo Nord Africano (caldo-umido) diretto principalmente sulle nostre regioni di Ponente, ecco che una leggera spinta dell’alta delle Azzorre verso Est porterebbe la depressione in quota verso Est. Quindi verso la nostra Penisola.

Ed allora avremo una prima fase di correnti Sud occidentali seguite dall’entrata di aria da Nord ovest, con conseguente abbassamento delle temperature e occasioni per forti manifestazioni temporalesche al Nordovest e sulle Centrali Tirreniche. Successivamente la traslazione dello stesso nucleo verso i Balcani (dove troverebbe un’alta pressione a far blocco) porterebbe la massa d’aria a riversarsi lungo l’Adriatico, destabilizzando quindi il tempo del lato Adriatico fino al Sud con temporali anche di moderata intensità.

In conclusione

Ripetiamo ancora una volta come sia ancora prematuro dare per certa una simile evoluzione, ma più passano i giorni più indizi abbiamo a nostra disposizione. Chiaro che sono giorni che seguiamo i movimenti delle varie figure bariche disposte sullo scacchiere Europeo. Ecco allora che quando si dice che non v’è da sperare in periodi di stabilità duratura lo si fa con cognizione di causa.

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