L’elemento saliente a breve termine.
Avremo una fase instabile su buona parte dello stivale, frutto del rinvigorimento depressionario sul basso Mediterraneo ad opera di fredde correnti Nord Atlantiche in marcia verso Sud. Progressione favorita dallo spostamento ad Ovest dell’alta delle Azzorre.
L’elemento saliente a medio termine.
Andrà isolandosi una struttura ciclonica piuttosto modesta, dettata dallo scontro, sul Tirreno, di masse d’aria di diversa estrazione. Da un lato l’Oceano, in ingresso dallo Stretto di Gibilterra; dall’altro aria Artico-Marittima, in ingresso dall’Europa Centro orientale. Situazione favorevole a precipitazioni a carattere sparso su molte regioni del Centro Sud. Neve sui rilievi a quote medie.
L’elemento saliente a lungo termine.
Rafforzamento dell’alta pressione sull’Europa Centro meridionale e intensa attività del Vortice Polare saranno gli elementi caratteristici che ci conduranno fino alla fine dell’anno.
Il trend a lungo termine:
Và profilandosi una fase di tempo sostanzialmente stabile con genesi subito dopo Natale, allorquando avremo l’isolamento di una vasta cellula di alta pressione nelle aree suddette. Un Vortice Polare in attività sul comparto canadese ne determinerà un graduale schiacciamento sui paralleli. Da rilevare la possibile formazione di un nucleo di aria gelida sulla Russia Europea.
Elementi di incertezza: Il grado d’incertezza è espresso dall’attività depressionaria Polare in sede canadese, dalla cui forza dipende inevitabilmente la posizione e l’evolversi dell’alta pressione sul Centro Europa.
Sembra comunque da escludersi, un nuovo ingresso freddo dai quadranti orientali. Più probabile una maggiore interferenza Nord Atlantica verso il Mediterraneo occidentale.
Fattori di normalità climatica:
A breve, come detto in sede di previsione, avremo un abbassamento delle temperature su valori inferiori alle medie del periodo.
Successivamente assisteremo ad una ripresa delle stesse, tuttavia non si vedono all’orizzonte nuove pesanti anomalie. Né in un senso né nell’altro.
Focus: evoluzione sino al 28 dicembre 2006
Il weekend sarà segnato da condizioni di tempo sostanzialmente instabile un po’ su tutte le regioni. Avremo un abbassamento delle temperature e la quote neve in deciso calo, specie sul medio Adriatico. I fenomeni saranno inizialmente concentrati sui settori tirrenici, tra sabato e domenica, successivamente al Centro Sud versanti esposti alle fredde correnti orientali.
La fase che ci condurrà al Natale vedrà un progressivo miglioramento del tempo su tutte le regioni, causa il rafforzamento dell’alta pressione sul Centro Europa. Sul basso Mediterraneo persisteranno disturbi instabili, frutto dell’interferenza oceanica con quella fredda orientale. Le temperature si manterranno sotto media o in media fin verso il 25. I giorni seguenti avremo una lenta ripresa termica ed il sole tornerà su tutte le regioni, mentre la notte porterà forti inversioni ed estese gelate in pianura e valli.
Evoluzione sino al 02 gennaio 2007
Fase stabile che dovrebbe proseguire almeno fino alla conclusione dell’anno. Ipotesi che pare supportata da inidizi barici ben delineati e che pertanto ha una percentuale d’accadimento piuttosto elevata.
In conclusione.
Volge alla conclusione un anno che su molte zone del continente europeo, così come in molte regioni dell stivale, ha presentato pesanti anomalie termiche positive. Variazioni accompagnate da un maggior numero di eventi estremi, figli di una circolazione adattata a profondi scambi meridiani di calore. Ciclicità o clima che cambia?