Forse ci siamo. Forse perché considerando certe distanze temporali è giusto mantenere un certo distacco, ma stavolta sembra proprio che gli scenari meteo climatici europei siano orientati – verrebbe da dire finalmente – in direzione del vero autunno.
Se vi state domandando cosa s’intenda per “vero autunno” è semplice: piogge e temperature in linea con le medie di riferimento. Qualche anomalia potrebbe starci, questo è ovvio, ma non certo anomalie persistenti e consistenti come accaduto in queste ultime settimane. Ha fatto tanto caldo, in talune regioni ha piovuto troppo in altre poco o nulla. Ecco, probabilmente per un po’ di tempo non sentiremo più parlare di queste cose (più che altro è una speranza).
Cosa dovrebbe accadere? Partiamo dal presupposto che negli ultimi decenni una delle strutture cicloniche autunnali più importanti è venuta a mancare: la Depressione d’Islanda. La si è vista a sprazzi, senza quella convinzione e sete di potere che ne caratterizzava la presenza negli anni ’80/’90. Vuoi perché il riscaldamento globale sta modificando la circolazione atmosferica del Pianeta, vuoi per tutta un’altra serie di motivi (bene o male riconducibili al primo). Fatto sta che per ambire a un autunno fatto di perturbazioni atlantiche, quindi di piogge regolari mai eccessive, c’è bisogno della semipermanente.
Ecco, nei modelli matematici di previsione si nota chiaramente la comparsa di tale struttura ciclonica. Andrà a posizionarsi dove gli compete, quindi tra l’omonima isola e le Isole Britanniche, da lì dovrebbe riuscire a propagarsi su gran parte dell’Europa centro occidentale e sul Mediterraneo. Significa che anche sulle nostre regioni potrebbero transitare una serie di perturbazioni, significa che finalmente le temperature dovrebbe orientarsi su valori consoni alla maturità autunnale.
Stiamo descrivendo uno scenario che dovrebbe, anche in questo caso il condizionale è d’obbligo, contrasseegnare gran parte della prima decade di novembre. Poi c’è l’incognita freddo, perché a quanto pare aria fredda da nord dovrebbe riuscire a interagire con le masse d’aria umida oceanica. Interazione che potrebbe esaltare il maltempo, ma in questo momento non abbiamo ancora un’idea precisa di dove potrebbe avvenire tale interazione (in termini di collocazione s’intende). Fatto sta che sarà autunno, autunno vero.