SPIRAGLI DI MIGLIORAMENTO NEL WEEK-END La vasta circolazione di bassa pressione, con perno costantemente posizionato sulle Isole Britanniche, mantiene attivo verso l’Italia un corridoio di correnti instabili con direttrice da W/SW: gli attuali scenari caratterizzati da diffusa variabilità, con clima fresco, tenderanno parzialmente a smorzarsi nel week-end. Il flusso Atlantico tenderà ad alzarsi leggermente di latitudine e l’ennesima perturbazione, attesa domenica, si limiterà ad interessare solo il Settentrione e la Toscana, mentre sul resto d’Italia avremo maggiori sprazzi di sereno, seppure con manifestazioni d’instabilità sulle aree interne e montuose. Questa situazione si manterrà pressoché immutata per l’inizio di settimana, con un nuovo ammasso perturbato che martedì un peggioramento più marcato su gran parte del Nord, acuito da un’asse di saccatura favorevole ad esaltare il maltempo a ridosso delle Alpi.
ALTA PRESSIONE A FINE MESE, LE DINAMICHE La perturbazione in transito al Nord fra il 24 ed il 25 sarà probabilmente l’ultima della serie e, a partire dal 26 sembrano esservi le condizioni per una più convincente affermazione dell’alta pressione, che andrà a costituire un blocco proteso dal Mediterraneo Centrale all’Europa Orientale. Il fatidico ritorno di condizioni anticicloniche dovrebbe scaturire da uno sbilanciamento della saccatura legata alla persistente area di bassa pressione centrata in Gran Bretagna, con una tendenza ad una maggiore propensione all’affondo meridiano in direzione del comparto iberico. Le condizioni di stabilità sull’Italia verrebbero dunque a rafforzarsi e a perdurare nella parte finale del mese sotto i contributi di un promontorio di matrice nord-africana, che farebbe affluire masse d’aria calda con temperature in diffuso rialzo su valori al di sopra della norma.
INSIDIE PER L’ANTICICLONE Bisogna vedere quale sarà l’esatto posizionamento del promontorio stabilizzante e se si rivelerà davvero in grado di proteggere tutta l’Italia. Nell’area di confluenza fra la saccatura allungata verso l’Iberia (dove potrebbe posizionarsi in prospettiva il cuore della depressione) e l’alta pressione distesa più ad est comporterebbe lo scatenarsi di condizioni molto instabili lungo una diagonale compresa fra l’Iberia ed il nord della Germania, passando per la Francia. Questa fascia instabile di blocco, con correnti sud-occidentali in quota, potrebbe quindi a tratti lambire i settori alpini delle regioni di Nord-Ovest, dove si troverà il punto più fragile del predominio anticiclonico: dato l’afflusso d’aria calda ed umida anche nei bassi strati, si potrebbero quindi avere temporali anche di forte intensità.