L’ESTATE NON DECOLLA – Non si sono affatto esaurite le conseguenze di quei ripetuti affondi d’aria artica che hanno condizionato la terza decade di maggio su un’ampia fetta dell’Europa, apportando freddo anomalo e maltempo. Il rubinetto freddo si è ormai chiuso, ma è ancora decisamente vivace ciò che resta della depressione, la quale ha spostato il proprio perno sulle nazioni centro-orientali dell’Europa, mantenendo elevata l’influenza anche sul Mediterraneo Centrale. Nel contempo invece l’Anticiclone delle Azzorre si è affacciato sulle nazioni occidentali europee, garantendo un ulteriore miglioramento: per il momento il promontorio anticiclonico non intende coricarsi sul Mediterraneo, ma si è anzi slanciato verso nord/est tanto da posizionare i propri massimi barici sul Regno Unito, sbarrando completamente la strada alle perturbazioni atlantiche.
ITALIA COLPITA DA TEMPORALI DIURNI – Il grosso degli ammassi perturbati, che ruotano in senso antiorario attorno alla spirale perturbata sul Centro Europa, riescono solo a malapena a lambire i settori adriatici e del Triveneto: in linea generale, parte d’Italia può godere così di un parziale miglioramento rispetto a quella che era la situazione meteo lungamente compromessa della scorsa settimana. E’ bene sottolineare che si tratta di un miglioramento parziale, con il sole presente solamente a sprazzi. L’area depressionaria sospinge infatti infiltrazioni d’aria fresca in quota che, complice il rialzo termico ed il maggiore riscaldamento diurno dei bassi strati, hanno favorito la genesi di vivaci temporali soprattutto nelle regioni interne del Centro-Sud e sull’Emilia Romagna. Non sono mancati episodi sconfinamenti verso le coste.