PERTURBAZIONE AFFONDA SUL MEDITERRANEO – Siamo in presenza probabilmente dell’incursione di maltempo più intensa di quest’autunno, non fosse altro per la ciclogenesi che si sta attualmente approfondendo sui mari italiani, esaltando gli effetti di questo guasto meteo. Il sistema perturbato è legato ad un’ampia saccatura e, per la prima volta quest’anno, assistiamo all’ingresso in pieno stile dell’isoipsa da 552 dam: il fatto di aver dovuto attendere addirittura novembre per quest'”evento” la dice lunga sull’autunno “non autunno” finora vissuto. Tuttavia non siamo probabilmente dinanzi ad una svolta così importante: la fase perturbata risulterà di breve durata e, causa proprio la repentina evoluzione e la traiettoria con correnti nord-occidentali al seguito, farà sentire la sua impronta in prevalenza sulle regioni centro-meridionali, mentre parte del Nord (Val Padana occidentale) resterà più al riparo.
PEGGIORAMENTO METEO IN RAPIDA ESPANSIONE – Italia sostanzialmente spaccata a metà, con il Nord e la Toscana alle prese con le prime piogge, mentre gran parte del Centro-Sud ha ancora goduto di ampi sprazzi di sereno. Le correnti temperate che precedono la perturbazione hanno assunto una componente prettamente sud/occidentale, apportando garbino appenninico lungo le coste centro-meridionali adriatiche, dove l’azione di caduta del vento dai rilievi ha prodotto riscaldamento con la colonnina di mercurio che ha toccato picchi di 26-27 gradi (tra le località più calde anche Bari, che già ieri aveva sfiorato i 30 gradi stabilendo un [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/29873-1-29-gradi-bari-record-di-caldo-novembre]record per novembre[/url]). La parte più attiva della perturbazione ha per il momento interessato Levante Ligure ed Alta Toscana, mentre intensi temporali stanno al momento colpendo Corsica e Sardegna, in attesa di dirigersi rapidamente verso le centrali tirreniche. Da segnalare il ritorno della neve sulle Alpi, specie i versanti settentrionali, con fiocchi anche sotto i 1500 metri.