CAMPANA ANTICICLONICA alimentata dal soffio rovente africano Il bacino centro-orientale del Mediterraneo e l’Europa Balcanica sono sempre soggetti alla piena influenza del promontorio sub-tropicale, che trae notevole vigore dall’afflusso di masse d’aria calde dai quadranti meridionali. L’ulteriore escalation termica è stata favorita dallo sprofondamento di una saccatura verso la Penisola Iberica: come è noto, quando le depressioni affondano verso la Spagna, in Italia è facile assistere a richiami caldi nord-africani.
Giorno dopo giorno, l’apporto caldo si è rinvigorito con temperature che al suolo si sono portate fortemente oltre i livelli tipici del periodo, a causa della forza dell’anticiclone che ha prodotto la compressione dell’aria verso il basso, contribuendo a surriscaldarla ulteriormente. Lo strapotere anticiclonico accuserà i primi cenni di indebolimento a causa dell’avvicinarsi del fronte instabile, che non faticherà a penetrare sull’Italia Settentrionale.
Le regioni balcaniche continuano ad essere quelle più penalizzate dalla grande anomalia prodotta dall’espansione della lingua rovente anticiclonica. L’ondata di calore insiste da giorni su livelli quasi eccezionali: superati i 39 gradi in alcune località della Serbia, Bosnia e Montenegro, con una punta massima di ben 40,2°C nella località di Ulcinj. Non molto diversa la situazione dell’Italia, con la città più calda che è risultata Alghero dove la massima si è fermata a +39 gradi, seguita da Firenze con +39,3°C. Il forte calore ha peraltro favorito nubi pomeridiane non solo sulle Alpi, ma anche sulla dorsale appenninica, con qualche isolato episodio temporalesco. Ben diversa la situazione sul resto d’Europa, con clima particolarmente fresco e valori sotto i 20 gradi sulle Isole Britanniche, ma non è certo una novità.