Non si può certo dire che gennaio abbia riservato condizioni meteo invernali.
Il mese terminerà oggi, 31 gennaio appunto, e quelli che teoricamente avrebbero dovuto essere i giorni più freddi dell’anno – quelli della merla – si stanno rivelando tra i più miti dell’inverno. Ma non stupiamoci, dopotutto l’intero andamento mensile è stato caratterizzato da pochissima pioggia – superfluo ricordare le mastodontiche nevicate alpine – e da temperature costantemente superiori alle medie stagionali.
Un trend che non ci stupisce anche perché veniamo da un anno, il 2017, che in termini di caldo anomalo ci ha fatto vedere cose strabilianti.
E ora? Beh, ora la situazione sta cambiando. Con Febbraio tornerà l’inverno, punto e basta. Osservando le carte, i modelli matematici di previsione, scorgiamo interessantissimi movimenti di Alte e Basse Pressioni. Movimenti che, lo scriviamo da giorni, dovrebbero riportarci il freddo e col freddo anche le nevicate.
La neve cadrà senz’altro sui rilievi, anche sull’Appennino e montagne insulari. Ma a tratti potrebbe spingersi a quote collinari. Vi sono ancora delle incertezze concernenti la traiettoria d’ingresso delle irruzioni, dipendente dal posizionamento del blocco anticiclonico che si creerà sull’Europa occidentale. Capite bene che alla luce di tale incertezza non è possibile entrare nei dettagli, dettagli che verranno trattati a ridosso degli eventi.
Volendo guardare ancor più in là nel tempo, esulando dai modelli deterministici, possiamo aggiungere un elemento di riflessione: le dinamiche atmosferiche sono realmente interessanti e potrebbero regalarci un’ultima parte d’inverno scoppiettante. Ma affinché ciò accade v’è necessità che alcuni tasselli s’incastrino nel modo giusto e per capire se tali movimenti avranno possibilità di concretizzarsi occorrerà attendere ancora qualche giorno.