Il rapporto climatico globale relativo al mese di febbraio 2018 suggerisce che a livello planetario è stato il sesto più caldo dal 1880. Significa che prosegue, seppure con toni smorzati rispetto al recente passato, la serie di mesi durante i quali la temperatura globale è stata più alta rispetto alla media del 20° secolo.
Più precisamente si tratta del 42° febbraio di fila con anomalie termiche positive, mentre per trovare un mese con anomalia di segno opposto dobbiamo risalire al dicembre del 1984. Quindi, conti alla mano, siamo arrivati a 398 mesi consecutivi durante i quali la temperatura globale del pianeta è stata superiore alla media del ventesimo secolo.
La temperatura globale combinata (della superficie terrestre e oceanica) era di superiore alla media del trentennio 1951-1980 di 0.78°C. I mesi di febbraio più caldi rispetto a quello scorso sono stati quelli del 2016 (+1,34°C), 2017 (+1,12), 1998 (0,90), 2015 (+0,87) e il 2010 (0,79).
Nella mappa allegata viene visualizzato il comportamento termico per le singole regioni del pianeta. Particolarmente sorprendenti, ma lo sapevamo già per via dell’improvviso riscaldamento stratosferico, le anomalie positive in tutto l’Artico (fino a 4°C, in media), così come sulla costa orientale della Stati Uniti e in Medio Oriente.
Al contrario, sono state registrate anomalie negative in Antartide, in Canada e nel resto degli Stati Uniti, sull’Europa occidentale e addirittura nel Maghreb.