In questi giorni il Veneto ha vissuto una fase di maltempo che ha coinvolto tutta la regione, con freddo e nevicate in montagna, piogge localmente intensissime in pianura.
Martedì sono giunti i primi segnali di cambiamento del tempo, le prime pioviggini però non hanno portato grossi accumuli.
Nella giornata di mercoledì la situazione è peggiorata e le piogge si sono fatte più insistenti, i maggiori accumuli si sono avuti nella fascia prealpina e nello specifico a Recoaro dove sono caduti 47 mm di pioggia, e a Valdagno dove ne sono caduti 40. Superati i 20 mm in molte località del Veneto centro-settentrionale, mentre buona parte della regione ha avuto accumuli compresi tra 10 e 20 mm.
A secco o quasi molte località della costa veneziana e del bellunese.
Recrudescenza del maltempo giovedì. lLe piogge sono cadute senza interruzioni per tutta la giornata, la parte più attiva della perturbazione ha colpito la costa veneta che porta fino al Friuli: Portogruaro Lison ha toccato i 184.6 mm, Lugugnana di Portogruaro 142.6 mm, Eraclea 139.2, Bibione 110.8 mm, Jesolo 105.6 mm. Nella zona non sono mancati allagamenti e disagi per le piogge torrenziali cadute. Superati i 60 mm nel trevigiano e nella fascia prealpina, molte località del Veneto centro-settentrionale hanno superato i 30 mm. Inferiori a tale limite, ma superiori ai 10 mm le precipitazioni nel resto della regione.
In questo contesto perturbato la neve è caduta abbondante in montagna, a quote via via sempre inferiori fino a toccare i 1200m in alcuni versanti delle dolomiti, mentre nelle prealpi è scesa fino a 1500 m. Gli accumuli di neve fresca hanno toccato i 40 cm a quote superiori ai 1800m. Questi i dati di neve presente al suolo relativi alle 14 di ieri, che nel prossimo bollettino del Centro Valanghe di Arabba verranno sicuramente ritoccati verso l’alto (tra parentesi la neve fresca 12 h): Ra Vales 59 cm(29), M.A.Ornella 43 cm(37), Col dei Baldi 42 cm(42), C.Pradazzo cm(32).