Chi segue abitualmente le nostre rubriche di aggiornamento avrà sentito spesso parlare di “scambi di calore meridiano”. Per chi invece non abbia ancora avuto la possibilità di usufruire di una spiegazione semplice ma dettagliata, non resta che leggere le righe che seguiranno.
La circolazione atmosferica su scala Contientale è governata da correnti d’aria alle alte quote dell’atmosfera che vanno a costituire delle vere e proprie autostrade “d’aria”. La loro traiettoria va da Ovest verso Est. È chiaro che tali masse d’aria si muovono ad una determinata velocità. Quando quest’ultimo parametro varia si ha un’oscillazione delle stesse correnti che formano in tal modo onde più o meno ampie.
Sappiamo bene come un’onda sia formata da un cavo (rivolto verso Sud) e da un promontorio (in risalita verso Nord). Al primo è associato solitamente un vortice ciclonico (più comunemente bassa pressione), mentre al secondo fa seguito una figura di alta pressione. Evidente pertanto che se ad una bassa pressione è associata aria più fredda ed instabile proveniente da Nord e diretta verso Sud, all’alta pressione è associata aria più calda e stabile che da Sud si dirige verso Nord.
È questo un meccanismo perfettamente naturale messo in moto dalla natura per far si che il bilancio termico della Terra fra l’Equatore e i Poli resti costante, prevenendo in tal modo degli eccessi in un senso o nell’altro. E gli scambi meridiani rappresentano la via più breve e meno dispendiosa per il raggiungimento di tale scopo. Ora, perché tutto questo discorso? Perché nel corso delle nostre analisi capita spesso di far riferimento a scambi termici meridiani per spiegare eventuali eccessi termici che da qualche anno, oramai, interessano la nostra Penisola.
E tale meccanismo può spiegare chiaramente il perché del caldo di questi e dei prossimi giorni. Difatti un’ondulazione delle correnti d’alta quota sta portando una figura ciclonica fredda in prossimità della Penisola Iberica, dove il tempo andrà peggiorando. Ma a questo cavo d’onda farà da contro altare un promontorio stabilizzante proveniente dal Nord Africa, diretto verso le nostre regioni. Attesa quindi aria molto calda e tanto sole.
Ma purtroppo dobbiamo aggiungere un ulteriore elemento. La stessa massa d’aria calda, passando ripetutamente sopra un grande bacino marino come il Mediterraneo, andrà via via saturandosi di vapore acqueo, aumentando cosi quella che è l’umidità relativa dell’aria. Ecco quindi che il corpo umano, che in situazioni di gran caldo usa la sudorazione come meccanismo per raffreddare la pelle soggetta al troppo calore, fa fatica a termoregolarsi.
Infatti il vapore contenuto nell’aria limita la traspirazione della pelle, acuendo in tal modo la sensazione di caldo percepita. Cosi, quando si sente parlare di indice di calore, si fa proprio riferimento a questo tipo di fenomeno. Si pensi che una temperatura di 32 gradi al 50% di umidità relativa viene percepita dal nostro organismo come se ci fossero 40 gradi. Insomma, prepariamoci ad alcuni giorni di gran caldo e disagio fisico pronunciato.