Sono passati solo pochi giorni dalla vigorosa tempesta che ha travolto l’isola di Madeira (Portogallo) e già si propone una nuova figura di pressione piuttosto cattiva, che prenderà ancora una volta origine dalla fascia sub-tropicale atlantica. L’attuale zonalità piuttosto bassa contempla infatti maggiori contrasti termici fra le masse d’aria artiche e quelle sub-tropicali, a cui contribuisce ulteriormente quella vasta sorgente d’energia e di vapore costituita dall’Oceano.
Non è quindi un caso che entro questa fascia perturbata, laddove transita il ramo del getto sub-tropicale, si vengano a creare alcune situazioni cicloniche piuttosto corpose. La ciclogenesi da tener d’occhio in questo prossimo week-end prenderà vita venerdì a largo delle coste iberiche e marocchine, proprio nei pressi dell’isola di Madeira, che tuttavia questa volta sembra poter restare appena al margine degli effetti più rilevante del maltempo.
Il vortice sarà poi inglobato dalla saccatura atlantica (deciso affondo artico sul lato discendente della saccatura), entrando così immediatamente all’interno della circolazione dettata dal ramo della corrente a getto sub-tropicale: la trottola di bassa pressione risalirà verso nord/est, subendo nel contempo un ulteriore approfondimento, grazie ai contrasti esaltati dall’alimentazione artica in quota che premerà da ovest. Le mappe in basso mostrano quella che è la situazione prevista per il mattino di sabato, quando il perno del profondo vortice ciclonico si troverà poco al largo del Portogallo.
La successiva evoluzione proietterebbe rapidamente il nocciolo di bassa pressione sul Golfo di Biscaglia, ove potrebbe raggiungere la massima intensità. Da notare i venti violentissimi (la mappa si riferisce alle correnti attese all’altezza di 850 hPa) che potrebbero essere assai tempestosi anche a livello del mare, con onde altissime diversi metri previste abbattersi sulle coste iberiche e successivamente su quelle francesi.