Dopo i temporali le condizioni meteo stanno per cambiare, in Italia avremo un sensibile aumento della temperatura determinato dall’alta pressione africana. L’anticiclone africano è ormai una figura barica ricorrente nelle nostre estati. Taluni lo chiamano con degli appellativi (nomi di fantasia o della mitologia), ma comunque il risultato non cambia: l’anticiclone africano rende le nostre estati roventi.
In passato anticiclone africano giungeva d’Italia abbastanza di rado; le nostre estati erano influenzate dall’anticiclone delle Azzorre, ed il caldo era ben più contenuto. L’Alta Pressione delle Azzorre, per una serie di anomalie, si è spostata in Oceano Atlantico e solo occasionalmente, durante l’estate, si mostra e si affaccia fin verso il Mediterraneo.
Ma la sua presenza è davvero divenuta una rarità.
L’anticiclone africano, come abbiamo detto, rende le estati molto calde, roventi, inoltre i nostri mari con tale calore, si surriscaldano rilasciando nella bassa atmosfera enormi quantità di umidità.
Quando le condizioni meteo nelle nostre regioni giunge aria instabile, ovvero più fresca di quella preesistente, si scatenano acuti peggioramenti del tempo. Da qualche anno le abbiamo chiamate “burrasche estive”. Tali burrasche sono accompagnate da tempeste di fulmini, forte vento, pioggia, ma anche nubifragi.
Appena alcune ore fa una burrasca si è formata su buona parte del Nord Italia, fin sino le Marche e l’Umbria, ha interessato anche parte della Toscana orientale, come la provincia di Arezzo. In molte località ci sono avute piogge copiose, cielo illuminato a giorno per l’enorme quantità di fulmini, ma in alcune località la pioggia ha assunto caratteristiche di nubifragio.
Il nubifragio è divenuto nel linguaggio comune con la definizione di “bomba d’acqua”, ciò sottolinea come un’enorme quantità di pioggia che cada in un brevissimo lasso di tempo, generando allagamenti.
Ne sanno qualcosa gli abitanti di alcune città del Nord Italia investite da precipitazioni torrenziali, con oltre 50 mm di pioggia in circa mezz’ora. Ciò è avvenuto in Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche.
E tale pioggia causa anche dissesto idrogeologico. In queste settimane abbiamo avuto notizia di frane, e persino colate di fango che hanno invaso fin grossi centri abitati, come è avvenuto in Piemonte a Bussolengo. Ma non vanno dimenticate le grosse frane che sia lo scorso anno, che quest’anno si sono avute nel nord della Lombardia.
Le previsioni meteo prospettano, dopo l’ondata di caldo, che aria instabile raggiunga soprattutto il Nord Italia, dove, nella seconda parte della prossima settimana, si potranno avere temporali di forte intensità.