Giornata veramente gelida in Germania quella di giovedì 14 marzo, con i termometri che sono scesi diffusamente e ampiamente sotto i -10°C. Segnaliamo, tra le minime più basse, Zugspitze (m 2962) -22,4°C, Bamberga e Hof -16,5°C, Cottbus -15,9°C, Gera -15,2°C, Fichtelberg -14,9°C, Meiningen -14,4°C, Erfurt -14,1°C, Angermuende -13,7°C, Grosser Arber -13,5°C, Goerlitz -12,3°C, Lipsia -12,1°C, Berlino (stazioni Tegel e Tempelhof) -11,5°C, Francoforte, Wuerzburg e Dresda -10,5°C. Nel settore nordoccidentale del paese le temperature sono state basse, ma in aumento rispetto a mercoledì. Dusseldorf ha registrato una minima di -5,9°C, contro i -11,9°C di mercoledì, mentre a Colonia non si è scesi sotto -4,4°C (mercoledì minima -12,5°C), con neve debole per buona parte della giornata.
In Austria, giovedì 14 marzo vi è stato un forte calo termico con nevicate diffuse e localmente abbondanti. La neve è caduta per quasi tutto il giorno anche a Vienna, accumulando però solo pochi centimetri. Neve anche a Salisburgo, Innsbruck e Linz. Il termometro è sceso ampiamente sotto i -12°C in montagna (Sonnblick -21,0°C, Patscherkofel -16,8°C, Villacheralpe -14,8°C, Alpinzentrum Rudolfshuette -14,6°C, Ischgl-Idalpe -14,1°C, Feuerkogel -12,9°C), mentre fra le città importanti la più fredda è stata Salisburgo, con -4,3°C.
Gelo ancora più intenso in Svizzera, con -27,5°C ai 3500 m di Jungfraujoch, -23,2°C ai 3300 m del Corvatsch, -20,0°C ai quasi 2900 m di Eggishorn, -19,9°C a Piz Martegnas (m 2670), -19,7°C a Weissflujoch (m 2670) e Monte Rosa Huette (m 2885), -19,1°C a Saentis (m 2490), -18,5°C a Crap Masegn (m 2480), -17,0°C a Gran San Bernardo (m 2473), -14,2°C a Chasseral (m 1599), -12,0°C a Napf (m 1407), -10,6°C a San Bernardino (m 1639).
Sempre freddo giovedì anche in Belgio (fino a quasi -8°C nelle Ardenne, -5,2°C a Charleroi, -3,4°C a Bruxelles), ma mite rispetto alle temperature record di mercoledì, favorite dalla combinazione tra terreno innevato, rasserenamento del cielo, scarsa ventilazione e afflusso freddo orientale ancora in atto. Fra queste temperature, alcune da record per la seconda decade di marzo, citiamo Ernage -12,9°C, Kleine Brogel -12,8°C, Bruxelles -12,6°C, Chievres -11,9°C, Florennes -11,1°C, Anversa -10,8°C, Charleroi -10,1°C.
Da brivido anche le minime registrate mercoledì 13 marzo in Francia, con Charleville -13,8°C, Beauvais -12,1°C, Saint-Quentin -11,5°C, Evreux -10,7°C, Lille -10,5°C, Reims -10,2°C, Melun -9,4°C, Chartres -9,2°C, Paris-CDG -9,1°C, Paris-le Bourget -8,8°C, Alencon -8,3°C. Anche in questo caso il rasserenamento e il terreno innevato hanno agito in sinergia per favorire valori davvero insoliti per il periodo.
In vaste aree europee i valori minimi di giovedì 14 marzo si sono confermati decisamente rigidi, in taluni casi esaltati dalla presenza della neve al suolo. Il cuore del gran freddo a medie latitudini europee si è portato tra la Polonia, la già citata Germania e la Repubblica Ceca, con -15,5°C a Poznan (Polonia) -13,2°C a Karlovy Vary (Rep.Ceca), -11,0°C a Varsavia, -10,5°C a Praga/Ruzyne, per citare alcune fra le città più importanti. In Polonia si sono addirittura toccati i -20,3°C a Torun. Sulle aree interne scandinave si sono raggiunti i valori ancora più bassi, con punte di oltre -35°C (-35,4°C a Nyrud e Pasvik, in Norvegia), molti valori sotto i -30°C in tutti i tre i paesi (Karasjok -33,7°C, Ivalo -33,4°C, Vajmat -32,3°C, rispettivamente in Norvegia, Finlandia e Svezia). Tra le capitali nordiche spicca Helsinki con ben 22,6 gradi sottozero all’aeroporto Vantaa. Mercoledì, in Finlandia si erano raggiunti i -37,7°C a Pudasjarvi e i -35,7°C a Kuusamo.
Gelo intensissimo giovedì anche nelle Repubbliche Baltiche. In Estonia, Kuusiku -24,7°C, Nigula -24,0°C, Johvi -22,4°C, Tallinn -21,2°C. In Lettonia, Zoseni -21,8°C, Daugavpils -18,8°C, Riga -14,3°C. In Lituania, Utena -19,0°C, Birzai -17,4°C, Vilnius -13,3°C.
Maltempo in Spagna mercoledì. 42 le province spagnole in stato di allerta mercoledì 13 marzo a causa di neve e pioggia. Nelle Asturie (dove la neve è caduta abbondante anche a Oviedo), molte le strade chiuse, ma hanno abbassato le saracinesche anche molti esercizi pubblici e commerciali. La strada A-67 della Cantabria, tra Madrid e Santander, è rimasta bloccata per diverse ore a causa dell’improvvisa bufera di neve. Neve a Lugo, Vitoria, Logrono, Burgos, Pamplona, Valladolid, Avila, Segovia, Guadalajara, Cuenca e anche a San Sebastian, sulla costa atlantica. L’ingresso dell’aria fredda a Barcellona si è manifestato con pioggia intensa (32 mm tra le 6 e le 18 GMT), attività temporalesca e forte calo termico, dai 9,1°C delle 10 ai 5,2°C delle 15, ora locale. Forti piogge nella parte meridionale del Paese martedì 12 e mercoledì 13 marzo. In Andalusia si sono verificate locali inondazioni martedì lungo il corso del fiume Guadalquivir, in particolare nei pressi di Cordoba, nella cui provincia Dona Mencia e Aguilar de la Frontera hanno raccolto 45,6 e 45,2 mm, mentre a Grazalema (Cadice) sono caduti ben 122 mm. Mercoledì, fenomeni intensi nelle Baleari, con 107 mm a Escorca e 81,6 a Pollenca.
Forte maltempo giovedì 14 marzo tra Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Albania, con piogge veramente intense nelle aree costiere e soggette a stau orografico. Tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, 145 mm a Podgorica-Grad (Montenegro), 116 a Bar (Montenegro), 106 a Niksic (Montenegro), 104 a Podgorica-Golubovci (Montenegro), 93 a Tivat (Montenegro), 83 a Dubrovnik-Cilipi (Croazia), 73 a Sazan (Albania), 60 a Tirana (Albania), 58 a Plevlja (Montenegro, m 784, precipitazione divenuta nevosa a fine evento), 57 a Zavizan (Croazia, m 1597, tutta neve, manto cresciuto da 234 a 275 cm), 41 a Mostar (Bosnia-E.). Si è ripetuta una configurazione frequente questo inverno e ancora una volta la neve ha coperto anche Zagabria, alla stazione Pleso dopo i 7 mm di pioggia tra le 6 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, i 12 mm nevosi delle successive 12 ore hanno portato 15 cm di neve fresca. In Bosnia, tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, 29 mm nevosi alla Bjelasnica (m 2070), con neve passata da 198 a 218 cm, mentre a Sarajevo sono caduti 20 mm, nevosi solo dalla mattina di giovedì, con soli 2 cm di accumulo.
Temperature molto elevate nell’area caucasica, in particolare in Azerbaigian, mercoledì 13 marzo, con 34,0°C a Lankaran e 33,5°C ad Astara. Da segnalare anche Baku-Dendropark 28,4°C, Baku-Bine 27,7°C, Neftchala 26,9°C.
Ancora caldo estremo in Australia. Dopo l’estate più calda della storia, anche quest’avvio di primavera è caldissimo con particolare riferimento alle aree sud-orientali. Sullo Stato di Victoria e su Melbourne in particolare le temperature di recente hanno superato i 30 gradi per ben 9 giorni di seguito, dal 4 al 12 marzo (picco di caldo il giorno 11, con 36,5°C), causando la più lunga ondata di calore che si sia mai avuta in questo periodo dal 1856. Gli esperti sostengono che si tratta dell’inizio di marzo più caldo della storia.
Gelo autunnale precoce nelle cittadine andine tra Cile e Argentina, con minime molto basse anche nella Pampa. Mercoledì 13 marzo, Balmaceda (Cile) -2,5°C, Esquel (Argentina) -0,4°C, Coyhaique (Cile) 0,8°C, Maquinchao (Argentina) 0,9°C, Tandil (Argentina) 1,5°C, Malargue 2,9°, Azul 4,4°C. Alcune medie delle minime di marzo, in °C, in Argentina: Esquel 4,9°, Maquinchao 5,6°, Malargue 7,9°, Azul 11,5°.