Per il clima dell’inverno 2005/2006 (dicembre, gennaio e febbraio) del Vecchio Continente va menzionata la scarsa quantità di precipitazioni che si sono avute su buona parte delle regioni occidentali e quelle settentrionali.
PENISOLA IBERICA. Valori sotto la media nel Portogallo, sino a punte del 50% sulla norma. In Spagna la situazione migliora nelle coste mediterranee, dove i venti orientali hanno dato precipitazioni copiose, ma concentrate in brevi periodi.
REGIONE FRANCESE. L’anomalia pluviometrica è stata in media del 25%, in sostanza è piovuto o nevicato circa il 75% della media. Le precipitazioni sono state più deficitarie nel comparto atlantico, più copiose in quello mediterraneo.
EUROPA CENTRALE. L’inverno è stato abbastanza rigido, ma le precipitazioni sono state inferiori alle medie, specie nell’Europa atlantica. In Danimarca le precipitazioni sono state del 50% inferiori alla norma.
ISOLE BRITANNICHE. Le precipitazioni sono state inferiori alle medie di circa il 40/50%. Il fatto è rilevante, se si considera che questa regione è quelle d’Europa con precipitazioni più regolari. Anche qui si è patita l’assenza delle correnti umide dell’Atlantico, ed in particolare, l’azione dell’Alta Pressione delle Azzorre.
SCANDINAVIA. Le precipitazioni, se si esclude qualche regione, sono state fortemente deficitarie, con quantità inferiori al 50% su vaste aree. Anche il freddo mese di marzo ha avuto fortissime anomalie sulle precipitazioni, con almeno il 50% in meno della media.
BALCANI. Le precipitazioni sono state diffusamente più copiose della media, con temperature appena più basse della norma. E’ dovuto alla combinazione di questi elementi il forte accumulo di neve che con il tepore della primavera si è poi fuso dando origine alle alluvioni.
ITALIA. Le precipitazioni invernali sono state meno copiose della media nelle Venezie, mentre su buona parte del territorio sono state nella norma.
RUSSIA EUROPEA. Su questa vasta regione, le precipitazioni invernali sono mediamente scarse, specie nei periodi freddi. Il gelo e la neve sono stati diffusamente nella media, con picchi eccessivi.
Dalla mappa che mostriamo, si rileva il diffuso colore con tonalità del marrone, ad indicare la presenza di vaste aree con poche precipitazioni rispetto alla media. Si osservi come l’anomalia sia stata più forte nelle regioni atlantiche ed in Scandinavia.
Da qualche anno vediamo un cambiamento rilevante del clima europeo, derivante dalla diminuzione del numero di perturbazioni che vengono dall’Atlantico.