Ultimamente abbiamo osservate immagini satellitari apparentemente simili, ma quella odierna mostra alcune significative differenze rispetto ad inizio settimana. L’asse d’inclinazione dell’Alta Pressione è mutato ed ora riscontriamo la presenza di un nucleo piuttosto caldo tra le nostre regioni Settentrionali e l’Europa centro orientale.
Più ad ovest, invece, le perturbazioni atlantiche provano a guadagnare terreno ma per vincere la resistenza anticiclonica ci vorrà ben altro. L’esaltazione dei contrasti termici, lungo le aree confinali tra le due circolazioni, continua a generare temporali piuttosto violenti e stamane ne troviamo di numerosi tra Germania, Danimarca e Scandinavia.
Ma per quel che ci riguarda, l’attenzione andrà rivolta verso est. Attualmente sembrerebbe non esserci nulla di significativo, ma al di là del Mar Nero – dove si notano alcune celle temporalesche – si sta isolando una depressione che nei prossimi giorni tenderà ad estendersi verso ovest e accoglierà dell’aria fredda artica proveniente da nord. Il movimento retrogrado – est/ovest – sarà quello che condurrà una pericolosissima goccia fredda sin sul nostro Paese.