Lo scenario meteo sulla parte centro-occidentale del Continente Europeo è governata dall’azione congiunta di due aree cicloniche. La prima forte depressione, alimentata da masse d’aria fredde d’origine artica, si trova collocata appena a nord della Scozia, mentre l’alta area di bassa pressione la ritroviamo sul Vicino Atlantico, poco al largo della Penisola Iberica, con nubi e precipitazioni che già interessano il Portogallo e la Spagna nord-occidentale.
Queste aree di bassa pressione muovono masse d’aria assai diverse, tanto che sul Satellite riusciamo a distinguere una chiara linea di confluenza estesa tra le zone centro-meridionali britanniche e la Danimarca. Appena più a nord troviamo il fronte freddo con i nuovi impulsi d’aria fredda che hanno già raggiunto la Scozia. Nel frattempo, nonostante un richiamo di correnti meridionali innescato dal profondo vortice depressionario, non manca il freddo sulla Penisola Scandinava, con cadute di neve fino a bassa quota in Norvegia. D’altronde, di recente la Scandinavia è stata interessata da un altro impulso freddo, legato ad un perno depressionario attualmente in territorio russo.
Sul resto d’Europa, volgendo quindi lo sguardo più a sud, domina una circolazione ben più mite caratterizzata da un flusso mediamente oceanico. L’affondo della depressione verso l’Atlantico Portoghese, ove distinguiamo un attivo sistema perturbato, ha dato peraltro vita ad una spinta calda anticiclonica di matrice nord-africana verso il Mediterraneo Centro-Occidentale.
La cupola anticiclonica ha così invaso con decisione gran parte dell’Italia, apportando tempo decisamente soleggiato e dalle parvenze quasi estive. Fanno eccezione le regioni settentrionali, ove seguitano a scorrere degli ammassi nuvolosi direttamente collegati alle interferenze umide atlantiche. Le perturbazioni risultano più compatte a nord delle Alpi, mentre non riescono a portare fenomeni di rilievo sui nostri confini.
Come nella giornata di ieri, anche oggi sono le zone del Levante Ligure e dell’Alta Toscana a subire maggiormente l’azione umida occidentale, tanto che non sono mancate pioviggini o piovaschi fra lo spezzino e la Lunigiana, pur con accumuli assai irrisori. Contesto in genere asciutto sulle restanti zone del Nord, ma questa nuvolosità, sommandosi alle foschie nei bassi strati, sta portando un tipico tempo uggioso autunnale anche su quasi tutta Val Padana, pur in presenza di un clima giornaliero assai mite: da segnalare in particolare i valori minimi piuttosto elevati, specie sulle coste liguri.
Un ulteriore generalizzato aumento termico si avrà ancora durante i prossimi giorni, contribuendo ad accentuare l’anomalia di caldo con cui è iniziato questo mese di Ottobre finora dalle caratteristiche ben poco autunnali. Non si sono toccati i 30 gradi in nessuna località nemmeno oggi, mentre in Spagna le punte massime hanno raggiunto anche i 32-33 gradi, comunque leggermente più basse rispetto ai 35 gradi toccati ieri in Andalusia. Questa fiammata estiva potrebbe tuttavia cedere gradualmente il testimone a quella perturbazione che si appresta ora ad entrare sull’Iberia e che, testardamente, potrebbe tentare la mossa vincente di mettere presto in crisi lo scudo anticiclonico saldamente protagonista sul Mediterraneo.