Meteo estremo? Si, forse, ma… a voi il giudizio. Noi, per ora, ci limitiamo ad osservare l’avvicendamento di condizioni meteo climatiche “particolari”. Il virgolettato potrebbe avere un duplice significato: smorzare un po’ i toni dell’esasperazione mediatica, o magari certificare scenari barici entrati a far parte della normalità stagionale.
L’una o l’altra ipotesi? Anche in questo caso fate voi… a noi piace inserire elementi capaci di infiammare la discussione e quegli elementi altro non sono che il tempo atmosferico registrato sinora. Dirvi che fa caldo è poco, diciamo che il super caldo è l’attore protagonista dell’estate 2017.
C’è chi l’aveva pronosticato e a quanto pare mai previsione fu più azzeccata. Direte voi, visto l’andazzo dell’ultimi decennio che ci vuole? Beh, non è così semplice. Una proiezione stagionale necessita di dovuta attenzione e non tutti sono in grado di stilarla come si deve.
L’altro elemento che vogliamo porre alla vostra attenzione è il fresco: il break di giugno fu indotto da un’irruzione nord atlantica, il break di luglio – sul fini di settimana – avrà come protagonista l’aria nordica. E ovviamente i temporali.
Ma che c’è di strano? Beh, diciamo che in passato i break erano più “docili”, quasi a voler rispettare la “mitezza” dell’Anticiclone azzorriano. Ora, invece, il cattivissimo Anticiclone africano è scalzato da cattivissimi affondi depressionari. A questo punto il quesito è lecito: è meteo estremo? A voi la risposta.