Lo straordinario maltempo d’inizio maggio ha assestato una grande spallata alla siccità in Sardegna. Nel periodo tra l’1 e il 5 maggio, la rete meteorologia gestita dal Dipartimento Meteoclimatico dell’Arpa Sardegna ha registrato piogge da un minimo di 66 millimetri di San Vito (Sud Sardegna) ai 217 millimetri di Mamone (Nuoro).
I bacini sono così ormai in gran parte colmi e sono cessate le restrizioni che riguardavano alcune zone del nord della Sardegna. Basti pensare che si è rivelato anche necessario dirottare tanta acqua in mare per il rilascio del troppo pieno dalle dighe.
Le piogge si sono rivelate eccezionali per la diffusione all’intero territorio e alla durata notevole della fase perturbata, non tanto per l’intensità che è risultata perlopiù moderato. Si è trattato di precipitazioni tipicamente autunnali, piuttosto rare in maggio, mese sovente secco.
A Cagliari son stati registrati circa 100 millimetri, rispetto ai 27 millimetri della media climatica del mese maggio, e a Sassari 111 rispetto ad una media climatica di 29 millimetri. In qualche giorno si sono quindi almeno triplicate, se non quadruplicate, le medie pluviometriche tipiche del’intero mese.
Oltre 200 millimetri si sono raggiunti anche Siniscola, sempre nel Nuorese (215, contro i 36 millimetri della media climatica), e Gonnosfanadiga, (211 millimetri, rispetto ai 33 millimetri della media climatica), nel Sud dell’Isola. A conferma di super piogge che hanno colpito in modo quasi omogeneo tutta la Sardegna.