Maltempo estremo: l’estremizzazione climatica è balzata agli onori della cronaca da alcuni decenni a questa parte. Inutile negarlo: i tempi di ritorno tra eventi alluvionali successivi si stanno accorciando. Al di là della gestione idrogeologica del territorio italiano – non spetta a noi occuparci dell’argomento – l’intensità dei fenomeni dovrebbero portare chi di dovere ad attribuire la giusta rilevanza alle previsioni meteorologiche. La speranza è che gli accadimenti, terribili, di queste ultime settimane servano come monito e come insegnamento.
Finalmente una tregua: dopo i nubifragi delle ultime ore – anche oggi sta piovendo tantissimo in Salento – potremo tirare il fiato. Le prossime 48 ore proporranno un cospicuo miglioramento, ma va detto che localmente persisteranno condizioni di variabilità e la nuvolosità presente potrebbe arrecare piogge residue.
Il Vortice Freddo non molla: attualmente è collocato sul Nord Italia e l’aria fredda in esso contenuta ha esaltato i contrasti termici a contatto con le acque superficiali dei nostri mari. Nei prossimi giorni verrà spinto ad est da una cospicua rimonta anticiclonica britannica, ma invece che allontanarsi traslerà verso sud riproponendosi sulle nostre regioni orientali. Porterà freddo sulle Adriatiche e al Sud, causerà un’altra ondata di maltempo e localmente potrebbero abbattersi dei nubifragi temporaleschi. Infine, non meno importanti, potrebbero proporsi importanti nevicate lungo la dorsale appenninica.
Freddo a est, caldo a ovest: l’ultima decade di ottobre esordirà all’insegna di una netta contrapposizione termica tra l’Europa occidentale e l’Europa orientale. L’Italia, almeno inizialmente, si troverà nel mezzo ma pian piano potrebbe prendere il sopravvento la struttura anticiclonica. Alta Pressione che, a seguito di quel Vortice Ciclonico a ridosso delle Azzorre, si avvarrà di un supporto d’aria calda proveniente dal nord Africa. Significa che il mese di ottobre potrebbe chiudere i battenti all’insegna del caldo anomalo, anche sul nostro Paese.