Caldo, caldo, ancora caldo. Se ne parla da giugno e non che prima facesse fresco. Ricordate aprile, o magari maggio?
L’Anticiclone africano, sahariano, subtropicale, insomma lui sta sferrando fendenti uno appresso all’altro. Colpa del clima che cambia? Colpa nostra?
Chi lo sa… quel che importa è il risultato e quest’anno abbiamo un parziale – per lo “score” definitivo toccherà aspettare ancora un po’ – pesantissimo. Un parziale del quale avremmo fatto volentieri a meno.
Ma l’estate sta finendo e quando la stagione volge al capolinea qualche meccanismo s’inceppa.
Attenzione, non vi stiamo dicendo che non farà più caldo.
Memori dell’andazzo degli ultimi decenni – con calura capace d’inserirsi nell’autunno inoltrato – è meglio non sbilanciarsi troppo.
Quel che vi stiamo dicendo è che tra 15 giorni terminerà l’estate. Sul calendario meteorologico comincerà l’autunno: 1° settembre lo start ufficiale.
E scrutando tra i modelli matematici di previsione già s’intravede qualcosa di importante. Cosa? Senz’altro una maggiore dinamicità a favore dell’Atlantico, che pur distante dall’Italia potrebbe esercitare un discreto pressing sull’Alta Africana.
Potremmo assistere alla maggiore alternanza tra fasi anticicloniche – magari molto calde – e incursioni fresche destabilizzanti. Sì, sarebbe il cenno inequivocabile dell’invecchiamento stagionale. Poi, lo ripetiamo, da qui a ottobre potrebbe anche continuare il bel tempo.