Guardando una qualsiasi immagine satellitare verrebbe da pensare che stia per accadere qualcosa. Se dovessimo varcare i confini nostrani, lasciandoci abbindolare dalle perturbazioni atlantiche, saremmo portati a credere che un vivace cambiamento stia per farsi strada in direzione del Mediterraneo. Invece no, nulla di tutto ciò. L’Anticiclone è talmente vigoroso che i fronti perturbati, avvicinandosi al suo lato settentrionale, sono costretti ad infrangersi su un muro impenetrabile. Le poche nubi che riescono a vincerne la resistenza perdono vigore, limitandosi ad offuscare il cielo a quote medio alte.
Un tentativo un po’ meno maldestro s’è verificato ieri e ha coinvolto le regioni Settentrionali. Sono state raggiunte dalla parte più avanzata di un ampio fronte perturbato che si è mosso in direzione est coinvolgendo soprattutto la Svizzera, la Germania, il BeNeLux e la Polonia. In questi Paesi sono state registrate condizioni meteo cattivissime, con tanto di tempeste di vento, autentici tornado e violente grandinate.
E poi c’è Katia. Sì, proprio lei, l’Uragano Atlantico. Sta arrivando di gran carriera sulle Isole Britanniche, ove purtroppo potrebbe causare danni a causa dei forti venti e delle piogge a carattere torrenziali. Trattandosi di un’area ciclonica imprevedibile, capiamo il perché di come alcuni Modelli abbiano proposto, nei giorni scorsi, stravolgimenti barici in alcune delle loro corse. Effettivamente rappresenta un elemento di disturbo e non è detto che possa cambiare, da metà settimana, alcune carte in tavola.
Ma ora cerchiamo di capire come sarà il meteo sulle nostre regioni. Detto che l’Anticiclone non cederà di schianto ma piuttosto registrerà un lieve inesorabile indebolimento, continueremo ad avere condizioni prettamente estive specie sulle zone costiere e nelle loro immediate vicinanze. Buone notizie, quindi, per chi ancora avrà la fortuna di usufruire delle ferie Settembrine. Oltre ad un minore affollamento, quest’anno è il caso di dire che il tempo non s’è messo di traverso.
Qualora vi steste domandando qualcosa di inerente alle temperature, beh, possiamo dirvi che variazioni significative non ce ne saranno. Continueranno a mantenersi al di sopra della norma su quasi tutta Italia, il ché vuol dire che le massime varcheranno sovente i 30°C e su alcune città si raggiungeranno picchi di 32-33 gradi. Si tratta di valori, lo abbiam detto più volte, tipici del mese d’Agosto.
Ora passiamo ai cambiamenti. Nel quadro estivo si inseriranno crescenti disturbi temporaleschi. In quota, alle alte quote atmosferiche, avverrà l’inserimento di qualche spiffero d’aria umida. Si creeranno le condizioni ideali per lo sviluppo di moto verticali a ridosso dei rilievi e nelle aree più interne. Da qui nasceranno i temporali succitati e interesseranno indistintamente Alpi, Appennino e aree interne insulari.
Va detto che vi sarà una predilezione, probabilmente, per le zone montuose del Mezzogiorno e quelle insulari.
Verso venerdì, invece, scorgiamo negli ultimi aggiornamenti disponibili un abbassamento del nastro perturbato atlantico sino a lambire le Alpi. Potrebbe giungere, nel prossimo weekend, un’area perturbata che inizierebbe a causare un peggioramento sull’Italia Settentrionale e successivamente le regioni Centrali.
Calerebbero le temperature, anche perché si inserirebbe aria ben più fresca d’estrazione nord Atlantica. Che sia il primo, chiaro cenno autunnale? Difficile dirlo, per ora limitiamoci a prendere in considerazione questa possibilità.