TRAGITTO FINALE DELL’ESTATE – Mancano poco più di 10 giorni alla fine ufficiale della stagione estiva, che ci porteranno dritti verso l’avvio dell’autunno meteorologico fissato per il 1° settembre. Negli ultimi anni, spesso e volentieri, abbiamo assistito a frequenti prolungamenti del clima da piena estate anche a settembre, così come sono sempre state assai presenti le forti ondate di calore a fine agosto. Quest’estate 2013 sembra voler rappresentare un’eccezione, quasi a rammentare le stagioni “vecchio stampo” a cui si era abituati fino a 20/30 anni orsono: come sappiamo, da Ferragosto il gran caldo ha subito una drastica battuta d’arresto e confermiamo che non tornerà entro fine mese. L’anticiclone africano si è ritirato, lasciando spazio sul Mediterraneo al più mite anticiclone delle Azzorre.
LE TAPPE VERSO BURRASCA DI FINE AGOSTO – La protezione dell’Anticiclone delle Azzorre sull’Italia resta solo parziale e questo va consentire le prime significative infiltrazioni perturbate di natura atlantica o legate alla depressione nordica. Ne avremo un assaggio proprio in questa prima parte di settimana, attraverso l’intrusione di una massa d’aria instabile che celermente si propagherà da nord verso sud, lasciando però poi spazio al ritorno di gran carriera dell’anticiclone che ricucirà lo spazio riportando relativo bel tempo, salvo qualche nota temporalesca ad evoluzione diurna sui rilievi. Saranno queste le prime avvisaglie di un cambiamento meteo più importante atteso entro fine mese, quando si potrebbe assistere alla penetrazione più inicisiva di una saccatura atlantica.
QUALI CONSEGUENZE? – L’ingerenza del flusso nord-atlantico potrebbe divenire particolarmente importante entro gli ultimi giorni del mese, scendendo di latitudine fino a raggiungere il Mediterraneo. Quest’abbassamento del flusso perturbato verrebbe fortemente facilitato dall’ulteriore arretramento ad ovest dell’Anticiclone delle Azzorre che lascerebbe così il Mediterraneo in balia di una lacuna barica facile calamita per le prime penetrazioni perturbate d’origine atlantica. Al momento, trattandosi di una tendenza evolutiva a circa 10 giorni, è ancora prematuro trarre riscontri dettagli su quella che potrà essere l’entità del cambiamento. Se l’ingresso perturbato dovesse rivelarsi incisivo e capace di generare una depressione mediterranea, allora potrebbe essere la classica “rottura di fine estate”.
FOCUS, EVOLUZIONE FINO AL 1° SETTEMBRE 2013 – Quest’ultima fase estiva potrebbe trascorrere, come già accennato, tra alti e bassi. Prima un’ondata di temporali, poi il rapido ritorno alla “bella estate”, ovvero alcuni giorni dal clima tipicamente estivo ma senza particolari eccessi di caldo. L’estate non sembra avere più molte cartucce da spendere per difendersi dalle prime offensive autunnali. Entro gli ultimi giorni del mese pertanto l’Atlantico potrebbe approfittare della debolezza barica sul Mediterraneo per incidere un primo attacco, quello che andrebbe a sancire la battuta d’arresto dell’estate. Ovviamente quest’eventuale break, che segnerebbe una linea di demarcazione stagionale, non precluderebbe certo l’eventualità che a settembre possano esservi anche lunghe fasi soleggiate e con qualche giornata anche calda.
PRIMI BILANCI STAGIONALI – Oramai possiamo quasi affermare con ragionevole certezza che non vi saranno altre forti fasi di caldo da qui a fine agosto. Ne possiamo pertanto trarre le prime considerazione di una stagione che è trascorsa per vari sprazzi nell’ambito di un andamento quasi normale (con ciò si intende in linea con le estati “vecchio stile), anche se non è mancata una lunga fase rovente davvero eccezionale, concentrata tuttavia nella parte statisticamente più calda dell’estate.