Con la conclusione di Agosto termina insieme a Luglio il periodo estivo per eccellenza e facendo le somme spiccano alcune anomalie più o meno gravi. Partendo da quella più preoccupante ci occupiamo del lungo periodo siccitoso che ci sta accompagnando da metà giugno, il problema assume particolare rilevanza in quanto non sta interessando una porzione limitata dello stivale quale la Campania, ben
sì gran parte della nazione; praticamente tutto il centro sud non vede piovere in modo omogeneo da almeno due mesi e gli unici episodi degni di nota si limitano alle zone interne (grazie ad una discreta attività termoconvettiva con numerosi temporali sulle zone montuose tipica della stagione estiva) che di certo non possono esserci utili nel colmare il deficit idrico di questo periodo.
Tutte le località costiere della Campania hanno registrato accumuli nulli sia a Luglio che ad Agosto fatta eccezione per qualche locale acquazzone che ha colpito qualche fortunata località grazie allo sconfinamento dei suddetti temporali appenninici. In provincia di Napoli e in particolare quella a Nord del capoluogo partenopeo non piove da metà giugno, anche se per dovere di cronaca il trimestre estivo chiude in perfetta media grazie ai circa 100 mm registrati durante la prima metà di Giugno.
Altra anomalia di quest’estate la troviamo nelle temperature medie che su tutta la regione risultano superiori alla norma di circa 1-2° nonostante non vi siano state particolari avvezioni calde africane.
Le anomalie maggiori le ritroviamo nelle temperature minime notturne mentre le massime sono risultate ovunque nella media o al più leggermente al di sopra. Ricordo che il confronto viene fatto col trentennio 1961-1990 per cui la spiegazione trova conforto nella maggiore (a mio avviso) urbanizzazione del territorio, per cui almeno per quanto riguarda le temperature minime tale confronto non può essere più attendibile. Infatti se andiamo ad analizzare gli ultimi cinque anni tale anomalia risulta assai più contenuta e nell’ordine di 0,5-1° in più.
In conclusione appare sempre più evidente la tendenza ad avere maggiori influenze delle alte pressioni con conseguente riduzione di episodi di maltempo, a differenza di qualche anno fa che vedeva i primi segnali di cedimento intorno all’ultima decade di Agosto. Da una visione dei modelli previsionali per avere un cambiamento del tempo dovremo attendere almeno la fine della prima settimana di Settembre che darà inizio (si spera) ad una esaltante stagione autunnale.