Il sussulto instabile:
in queste ore stiamo assistendo all’ingresso dell’ultimo impulso freddo dalla Porta della Bora, che come da previsione sta causando in peggioramento ad iniziare dalle regioni Adriatiche. Siamo in attesa di altri, violenti temporali che potrebbero colpire le Marche e l’Abruzzo, mentre domani assisteremo allo scivolamento dell’instabilità verso le regioni meridionali.
Temperature inferiori alla norma:
del profilo termico si è già discusso, ampiamente, nei precedenti editoriali ma è bene rammentare che l’azione ciclonica è coadiuvata da correnti piuttosto fresche – addirittura fredda – provenienti dal nord Europa. Basti pensare che stamane nevicava fin sui 1500 metri delle Alpi orientali. Le temperature restano al di sotto della norma di almeno 5-6 gradi, ma fortunatamente percepiremo un rialzo fin dalla giornata di domenica.
L’estate mediterranea:
ne facemmo cenno a conclusione dell’approfondimento proposto mercoledì, quando si disse che parlare di “estate mediterranea” – di questi tempi – è da considerarsi una grande notizia. Nell’ultimo decennio la struttura anticiclonica predominante, in estate, è stata certamente quella africana. Le sortite dell’azzorriano si possono contare sulla dita di una mano, ma quest anno – perlomeno sino ad ora – sembra che il docile anticiclone oceanico abbia quella vigoria necessaria per apporre un marchio indelebile.
Presto il bel tempo:
il miglioramento subentrerà già domenica, quando sulle nostre regioni arriverà la propaggine orientale della struttura. Col passare dei giorni assisteremo ad un ulteriore consolidamento del tempo stabile e soleggiato, ma quel che preme sottolineare è che le temperature graviteranno attorno alle medie stagionali per un lungo periodo. Osservando le proiezioni termiche si può asserire, con discreta sicurezza, che eventuali eccessi di caldo rimarranno lontani dall’Italia sino a metà luglio.
Lo sguardo rivolto a est:
il consolidamento anticiclonico alle nostre latitudini confinerà le perturbazioni atlantiche sul nord Europa, in successivo scivolamento verso il settore orientale del Continente. Eventuali insidie, non prima del 10 luglio, potrebbero giungere proprio da quella parte. Spifferi d’aria fresca sembrerebbero in grado di erodere parzialmente l’Alta Pressione, incrementando l’instabilità diurna a ridosso dei rilievi. Alcuni modelli, giusto dirlo, ipotizzano l’isolamento di una goccia fredda a ridosso dei Balcani. Si tratterebbe di una configurazione potenzialmente pericolosa, perché se il vortice ciclonico dovesse sfociare nel Mediterraneo darebbe il via al secondo consistente break stagionale.
Focus: evoluzione sino al 11 luglio 2013
Il miglioramento delle condizioni meteorologiche si farà strada domenica, quando prevediamo condizioni di cieli sereni o poco nuvolosi su tutte le regioni. L’Anticiclone delle Azzorre si rinforzerà nel corso della prossima settimana, ma inizialmente non mancherà occasione per lo sviluppo di vigorosi temporali sulle Alpi. Probabili sconfinamenti a carattere locale anche in Val Padana.
La situazione è destinata a stabilizzarsi ulteriormente, prevediamo pertanto un tipo di tempo tipicamente estivo e temperature in generale aumento. Le massime torneranno al di sopra dei 30°C, ma non dovrebbero superare le medie stagionali salvo rare eccezioni.
Evoluzione sino al 16 luglio 2013
Scenari anticiclonici che sembrerebbero in grado di accompagnarci al giro di boa mensile, pur senza escludere qualche ingerenza destabilizzante dai quadranti orientali. Il ché potrebbe avvenire a fine periodo.
In conclusione.
L’Estate è pronto a riemergere dalle torbide acque dell’instabilità. E lo farà con vigore, avvalendosi di quella figura d’Alta Pressione che fino a qualche tempo fa rappresentava l’assoluta normalità delle stagioni mediterranee.