Caldo all’apice:
come preannunciato più volte, i picchi di caldo sarebbero stati raggiunti a metà settimana. C’è da dire che la distribuzione termica è cambiata al variare dell’asse d’inclinazione dell’Alta Africana: ora che è distesa da sudovest verso nordest, il core principale ha trovato sede tra le nostre regioni Settentrionali e l’Europa centro orientale. E qui, pertanto, che in questi due giorni che ci separano dal break verranno raggiunte le punte termiche maggiori.
Anomalia termica rilevante:
ormai siamo abituati ad avere temperature che si discostano dalle medie trentennali di riferimento. Soprattutto con quelle di segno positivo. Non ci si dovrebbe stupire, quindi, se anche in questa occasione i termometri sono schizzati verso l’alto con facilità estrema. D’altronde quando ci si trova a dover affrontare le rimonte anticicloniche africane, il risultato è scontato. Attualmente siamo al di sopra, rispetto alla norma, mediamente di 5-6°C, ma con punte superiori a seconda delle zone e delle particolari condizioni climatiche.
Europa sconquassata dai temporali:
purtroppo quando subentrano contrasti termici di tal portata, è inevitabile assistere allo sviluppo di fenomeni estremi. Negli ultimi giorni varie Nazioni dell’Europa occidentale si sono trovare lungo la linea di confluenza tra l’aria calda proveniente dal Nord Africa e quella relativamente fresca di origine atlantica. Le celle temporalesche che ne sono scaturite hanno letteralmente devastato diverse zone, spesso per via delle grandinate enormi. Ed ora si guarda con apprensione ad est, perché da quella parte arriverà aria ancor più fresca d’estrazione Artica.
Brusco cambio circolatorio:
ed è proprio ad est che dobbiamo guardare per comprendere quel che accadrà sul nostro Paese. La creazione di un’ampia struttura ciclonica, che andrà a risucchiare aria fredda dalle alte latitudini, non depone a nostro favore. Tale struttura procederà, con quello che in gergo definiamo moto retrogrado, da est verso ovest. Movimento che la condurrà sull’Italia, con conseguente brusco peggioramento del tempo e calo termico marcato.
Rischio fenomeni violenti:
ci duole dover tornare su tale aspetto, ma di certo le proiezioni non sono per nulla incoraggianti. La situazione termica di partenza andrà a creare quel serbatoio energetico necessario alla genesi di celle temporalesche davvero cattive. E al primo sbuffo d’aria fresca partirà l’innesco.
Estate al palo o semplice pausa?:
di certo avremo modo di occuparci nuovamente di caldo e solleone, probabilmente lo dovremo fare già nel medio termine perché pare che una volta risolta la crisi ciclonica avremo modo di osservare l’Alta Africana tentare un’altra sortita nel cuore del Mediterraneo. Tuttavia, giusto dirlo, stavolta potrebbe non riuscire a spingersi in modo convincente sull’Italia, questo perché sull’Europa orientale potrebbe persistere un’ampia circolazione depressionaria a carattere freddo.
Focus: evoluzione sino al 24 giugno 2014
La situazione meteorologica muterà rapidamente a partire da venerdì, quando i primi forti temporali visiteranno le pianure del Nordest. Tra sabato e domenica ecco che il maltempo si propagherà su tutto il Centro Nord, laddove prevediamo fenomeni di eccezionale portata. Le temperature subiranno un brusco calo ed agli esordi della prossima settimana gli effetti si estenderanno probabilmente fin verso sud.
Il quadro di spiccata variabilità potrebbe accompagnarci sino agli esordi dell’ultima decade, praticamente sino allo start dell’estate astronomica. Dopodiché sembra poter subentrare un miglioramento generalizzato, con temperature nuovamente in rialzo ma senza gli eccessi di questi giorni.
Evoluzione sino al 29 giugno 2014
Bel tempo che sembrerebbe destinato a traghettarci verso il mese di luglio, pur senza escludere sprazzi d’instabilità diurna accentuata per via di qualche spiffero fresco proveniente da est.
In conclusione.
Dopo il brusco stop stagionale, probabilmente si realizzerà una fase decisamente più clemente sulle cui sorti – come visto – pesano comunque alcune incognite di rilievo.