Il meteo dell’estate 2019 è stato particolarmente bizzarro: da un lato diverse ondate di calore particolarmente forti, dall’altro fenomeni temporaleschi veramente molto severi.
Come già accennato in altri articoli, le super ondate di caldo sono state tre, più una fase meteo calda prolungata: nel primo caso citiamo le strutture sub-tropicali di matrice africana del periodo 23 giugno – 5 luglio con target preferito in Nord Italia, la seconda del periodo 20 – 28 luglio sempre più intensa al Nord Italia, la terza nella prima decade di agosto, stavolta più interessato il Centro-Sud e infine l’ultima decade di agosto dove non ci sono state temperature certamente eccezionali, ma il caldo è stato costantemente sopra media.
Non ci sono ancora i dati ufficiali, ma ci attendiamo che l’estate 2019 sia tra il terzo e il quinto posto delle più calde di sempre a livello nazionale: a tal proposito, affermiamo che in Austria e in Svizzera è stata la seconda, in Germania e Francia la terza.
Nell’immagine (cortesia NOAA) possiamo notare le anomalie della quota di geopotenziale dell’estate 2019: c’è ovviamente stata una correlazione tra questo parametro meteo e l’andazzo dei tre mesi estivi.
L’altra caratteristica di quest’ultima estate è stata anche l’intensità dei fenomeni temporaleschi: la prima metà di luglio è stata veramente infausta, e verrà ricordata come la decade della grandine, poiché numerosissimi temporali grandinigeni hanno interessato praticamente quasi tutto lo Stivale, dalla Val d’Aosta fino al Molise, con chicchi di dimensioni anche di uova e arance.
Purtroppo, il meteo sempre più caldo propone scontri termici sempre più forti che danno origine a temporali così violenti.