Siamo arrivati ai due terzi dell’estate meteorologica 2019 e fino adesso il meteo ha proposto diverse condizioni estreme: innanzitutto abbiamo subito due ondate di calore di portata eccezionale, sebbene non abbiano preso in pieno il nostro paese, che hanno portato temperature roventi su buona parte del Centro-Nord e, al tempo stesso, nuovi record termici ultra secolari su diversi paesi europei.
Dopodiché, fenomeni meteo estremi ci sono stati in diverse occasioni a luglio: successivamente, un peggioramento di stampo autunnale nel cuore dell’estate, ovvero il 15 luglio, una nuova super ondata di calore estrema e infine un altro peggioramento di stampo prettamente autunnale, con una formazione di minimo sul Ligure tipica di ottobre e novembre, non certo di luglio.
Sicuramente questo episodio meteo sara gradito ai più, visto che ha fatto abbassare notevolmente le temperature, ma è un ulteriore esempio di cambiamento climatico: se da un lato è normale avere dei peggioramenti organizzati in piena estate, dall’altro è estremamente raro che si formi un minimo di bassa pressione sul Mediterraneo che possa evolvere in una goccia fredda sul Centro-Nord Italia.
Sia chiaro, ben vengano queste strutture anche in estate, dato che venivamo da un periodo ultra caldo e molto siccitoso, ma questa è un’altra prova di estremizzazione meteo, così come avere anticicloni africani in pieno inverno, come è successo a inizio 2019.
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– ANCONA