Il caldo anomalo che sta caratterizzando settembre in Europa, con picchi eccezionali da record, non è che altro che la prosecuzione del trend estivo. L’estate 2018 è stata infatti la più calda in Europa dal 1910, cioè da quando sono disponibili le registrazioni delle temperature.
A certificare il dato è la NOAA, che ha evidenziato come nei mesi di giugno, luglio e agosto il Vecchio Continente ha visto il termometro segnare 2,16 gradi centigradi oltre la media, battendo il record del 2003. E’ la prima volta che in Europa si raggiungono i due gradi sopra la media.
Limitando l’analisi al solo agosto, se a livello mondiale il mese scorso si è piazzato in quinta posizione tra i più caldi, in Europa è stato da record. Con 2,4 gradi sopra la media, l’agosto 2018 europeo ha battuto quelli del 2015 (+2,28 gradi) e del 2003 (+2,17 gradi).
Questi dati così impressionanti potrebbero apparentemente stridere con l’Estate vissuta in Italia, risultata particolarmente bizzarra e soprattutto anomala per le abbondanti precipitazioni. In realtà ha fatto anche in Italia (la quinta estate più calda dal 1800), ma non certo al pari del Centro-Nord Europa.
In Paesi come l’Olanda le temperature estive sono state le più elevate di sempre, mentre in Francia e Germania l’estate 2018 è stata la seconda più calda dopo quella del 2003. Per l’intero Pianeta, sempre in base ai dati Noaa, il periodo giugno-agosto è stato il quinto più rovente, con 0,74 gradi sopra la media.
Ma com’è stato possibile battere il record dell’estate 2003? Ebbene, in quell’anno il super caldo si concentrò sul Centro-Ovest Europa, mentre quest’anno il caldo è stato estremamente esteso e prolungato senza risparmiare quasi nessuna parte del Continente, risultando eccezionale alle latitudini settentrionali.