ESTATE PIU’ CALDA DI SEMPRE – In diverse occasioni, durante lo scorso trimestre, abbiamo dedicato spazio all’eccezionale calura che aveva investito (soprattutto a gennaio) diverse aree del Continente Australiano, portando picchi di temperatura esagerati (anche Sidney aveva frantumato il suo record storico, [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/26136-1-caldo-storico-a-sydney-sfiorati-i-46-gradi]per approfondire leggi qui[/url]). Ora si può fare un bilancio finale della stagione appena conclusa: sia in termini di temperature massime e medie, l’estate 2012-13 è stato la più rovente che si sia mai registrata da quando esiste la serie di dati risalente al 1910. Le temperature massime nel complesso sono risultate sopra la media di +1,44°C, il dato più elevato in assoluto che batte con un ampio margine il precedente record che era detenuto dall’estate 1982/1983 (+1,23°C). L’anomalia termica maggiore si è registrata nel Nuovo Galles del Sud, dove i valori massimi nel trimestre sono stati di quasi 2 gradi sopra la norma.
EVENTI RECORD ECCEZIONALI – L’Australia è sempre stata terra di eventi meteo estremi, ma gli scienziati si sono azzardati a paragonare il clima australiano di quest’estate ad un atleta dopato, proprio per la capacità di battere ogni record. Sono stati infranti ben 123 record in 90 giorni, quasi tutti durante l’ondata di caldo più lunga ed estrema registrata ad inizio gennaio ed accompagnata da incendi devastanti. A conferma di un’estate folle, non sono poi mancate nemmeno piogge torrenziali e vastissime inondazioni, per l’energia messa in gioco dalla calura estrema. Il giorno più rovente stato il 7 gennaio con una media nazionale di 40,3 gradi, quando sono stati registrati valori storici in 44 stazioni meteo. A Sydney, la citta’ piu’ popolosa, il 18 gennaio il termometro ha segnato 45,8 gradi. Il valore in assoluto più alto è stato raggiunto a Moomba Airport (Australia del Sud) con ben +49,6°C il 12 gennaio.