Nelle ultime settimane abbiamo analizzato prima che tipo d’estate abbiamo avuto sull’Italia, una stagione definita a due volti con l’exploit finale agostano, dopo l’inizio piuttosto stentato. Allargando lo sguardo a tutta Europa, è emerso di certo un andamento estivo molto dinamico che ha diviso il Continente Europeo, con relativo fresco sul comparto nord-occidentale e il caldo che ha invece dominato più ad est. Nel complesso, abbiamo già visto come in altre zone del Pianeta non siano mancate fasi roventi anche eccezionali nel corso dell’estate, su cui primeggia in assoluto il clima rovente che ha caratterizzato buona parte delle zone meridionali degli Stati Uniti.
Ora è giunto il momento d’inquadrare l’estate in un discorso più generale globale, per capire se si è trattato di una stagione mediamente calda oppure in relativa controtendenza rispetto alle ultime stagioni e per questo ci avvarremo dei dati combinati terra/oceano calcolati dai maggiori enti scientifici. Secondo i dati GISS della NASA, il trimestre da giugno ad agosto 2011 è risultato globalmente il terzo più caldo di sempre da quando esistono le rilevazioni: giugno ha avuto un’anomalia di +0.51°C, luglio di +0.59°C ed agosto di +0.61°C, per una media complessiva di scarto dalla norma pari a +0.57°C. In base a queste rilevazioni, si tratta quindi del terzo trimestre giugno-agosto più caldo assieme al 2005, dietro le famigerate estati del 1998 e del 2009. Restringendo l’analisi al solo Emisfero Nord, l’anomalia è risultata essere di +0.63°C, ovvero la quinta più elevata dal 1880. Rammentiamo che questi dati si basano sul raffronto con le medie del periodo fra il 1951 ed il 1980, che bisogna sottolineare essere stato il trentennio più freddo dal Dopoguerra ad oggi.
In base alle elaborazioni della NOAA, il trimestre giugno-agosto 2011 ha invece chiuso con una temperatura media globale di +16.16°C e l’anomalia complessiva pari a +0.56°C (rispetto alla media del XX Secolo) vale il titolo di settima stagione estiva più calda dal 1880 (anche se non va dimenticato che la nostra estate corrisponde all’inverno sull’Emisfero Sud). Ormai da 19 anni consecutivi, il trimestre in questione chiude con medie superiori rispetto a quelle della media del XX Secolo. C’è abbastanza concordia nel quadro tracciato, ma un’importante differenza rispetto ai dati NASA è dettata dal fatto che la NOAA evidenzia la notevole performance di caldo per quanto concerne l’Emisfero Settentrionale, dove l’estate 2011 sarebbe addirittura stata la seconda più calda in assoluto.
Le condizioni di maggiore caldo rispetto alla media sono state osservate nel Messico, nei due terzi degli Stati Uniti e Canada, ma anche la maggior parte dell’Europa e dell’Asia. Più fresco della media ha riguardato principalmente Alaska, Cile, Argentina, Uruguay, parte della Russia occidentale, nord del Kazakistan e Nord Australia. Una curiosità legata al Nord Europa riguarda la Finlandia, che ha avuto la sua quarta estate più calda da quando sono cominciate le rilevazioni (1900) con temperature di 2.62°C al di sopra della media 1971-2000, secondo la Finnish Meteorological Institute .