Estate? No, è primavera ma dato il quadro meteo climatico che sta caratterizzando questo mese d’aprile si potrebbe tranquillamente parlare di bella stagione. Ora stiamo entrando nel clou della terza rimonta anticiclonica africana mensile e la temporanea flessione registrata i giorni scorsi lascerà spazio all’ennesima accelerazione. Il caldo, a dir poco anomalo, tornerà protagonista assoluto della scena e con lui anche il pulviscolo sahariano.
Si andrà avanti sino al 22 aprile e badate bene: le temperature massime potrebbero sfiorare picchi di 35°C all’estremo Sud e nelle due Isole Maggiori, ma diciamo che si orienteranno su valori prettamente estivi praticamente ovunque. Per un cambiamento, probabilmente traumatico, occorrerà attendere il ponte festivo.
WEEKEND DAL SAPORE ESTIVO: gli sbuffi instabili che continuano a lambire le Alpi diverranno via via più blandi e dovrebbero limitare i propri effetti ai soli confini alpini. Qui, lo ripetiamo, non mancherà occasione per nuovi episodi temporaleschi anche a causa del naturale riscaldamento diurno tipico della bella stagione.
Le temperature, sicuramente l’aspetto più importante sul quale ci si sofferma da giorni (non potrebbe essere altrimenti, date le possenti anomalie in atto) si orienteranno su valori decisamente superiori alle medie stagionali. Non escludiamo che in alcune città, non solo durante il weekend, si possa superare nuovamente la soglia dei 30°C. Addirittura potrebbero esserci dei picchi vicini a 35°C, il che non è assolutamente una bella cosa.
Va detto che il caldo si farà sentire di più su aree interne ed anche in quota, mentre in pianura e lungo le coste potremo osservare banchi di nebbia e nubi basse in grado di limitare parzialmente l’altrimenti abbondante soleggiamento diurno. Dobbiamo anche aggiungere che sui litorali si percepirà l’influenza di mari ancora freschi e le brezze terranno sotto controllo i termometri.
Qualche cenno di svolta, a partire dalle regioni settentrionali, si dovrebbe iniziare a percepire nella prima metà della prossima settimana. Potrebbe trattarsi del primo input al pesante cambiamento del ponte del 25 aprile.
TREND PONTE DEL 25 APRILE: le festività potrebbero riservare amare sorprese (ovviamente meteorologicamente parlando). Appare sempre più probabile l’intervento d’aria addirittura fredda nordica (probabilmente scandinava) capace di arrecare un severo peggioramento con temporali localmente violenti e temperature giù in picchiata. Si potrà parlare di “colpo di coda” invernale? Vedremo.