Il bel tempo domina indiscutibilmente su tutta l’Italia e le uniche aree interessate da nubi significative sono solamente la Val d’Aosta e l’Alto Piemonte. Non si tratta di nuvolosità particolarmente minacciosa, dato che i temporali degni di nota riescono a giungere solo verso le Alpi Svizzere.
Questi disturbi nuvolosi sono legati al flusso in quota di correnti umide da sud/ovest, linea ideale di separazione fra l’aria calda che supporta l’anticiclone afromediterraneo e quella più fresca ed umida convogliata dalla portentosa depressione atlantica . Si susseguono molti rovesci e temporali anche intensi su diverse zone dell’Europa Centro-Occidentale, dalle Isole Britanniche fino alla Germania e salendo fino alla Danimarca ed alla Penisola Scandinava.
L’instabilità ed il fresco sul Continente Europeo provocano una risposta decisamente opposta sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, ove si sta avviando al culmine l’espansione di una bolla d’aria rovente d’estrazione algerina. Negli scorsi giorni il caldo aveva mostrato i muscoli soprattutto sulla Spagna meridionale, dove anche quest’oggi si sono raggiunti valori attorno ai 45 gradi nella zona di Murcia.
Il caldo appare l’elemento maggiormente degno di nota quest’oggi sul nostro Paese, ma sono la Corsica e la Sardegna che stanno maggiormente risentendo della bolla di calore. Ad Ajaccio il termometro ha raggiunto circa 40 gradi, valore molto vicino al record storico. Notevolissime poi le temperature raggiunte in Sardegna, con diffusi picchi termici compresi fra i 41 ed i 44 gradi. Le condizioni meteo stanno risultando favorevolissime alla propagazione degli incendi, tanto che vi sono in corso una serie di grossi roghi che stanno rendendo necessario uno straordinario dispiegamento di mezzi aerei per cercare di limitare i danni, addirittura pari ai due terzi dell’intera flotta area di tutto il Paese.
Le zone dell’Isola più colpite dal caldo non sono state solo quelle interne, ma in particolare anche i settori costieri del nord Sardegna, per via di correnti torride meridionali che hanno portato tutta la calura dell’interno. Ad Alghero il termometro si è fermato a 40 gradi, mentre su Sassari, in base ai dati della rete meteo Davis, la temperatura ha toccato un valore di ben 42,6°C. Si tratta di un valore estremamente rilevante, in quanto sul capoluogo settentrionale dell’Isola sono molto rare le sortite termiche oltre i 40 gradi. Nell’entroterra olbiese, secondo rilevazioni amatoriali, il termometro ha anche sfiorato, se non localmente superato, i 45 gradi.
La feroce ondata di caldo aveva già mostrato un piccolo antipasto nella giornata di ieri sulla Sardegna, con valori che hanno toccato i 43 gradi in qualche località dell’interno. Il caldo è giunto quasi d’improvviso nel pomeriggio, tanto che su diverse zone le temperature hanno faticato ad abbassarsi nelle prime ore serali. Per quanto riguarda i valori massimi odierni provvisori della rete meteo dell’Arpas (Servizio Meteo Regionale Sardegna), la più alta temperatura è stata toccata a Valledoria (SS) con +44,8°C, mentre solo domani sapremo se qualche località interna ha raggiunto valori termici superiori ai 46-47 gradi.
Sul resto d’Italia il caldo non ha ancora mostrato i massimi, ma in queste ore le temperature si sono spinte su livelli molto alti tra l’Emilia Romagna e le Marche, dove gli alti valori sono associati a bassi tassi d’umidità, complice l’effetto dei venti di caduta dai rilievi appenninici. A Bologna è in corso al momento una massima di 38 gradi, valore uguale a quelli toccati a Firenze e sull’entroterra della provincia di Roma. Foggia ha invece raggiunto i 40 gradi, ma per quanto concerne la Puglia, la Sicilia ed il resto del Sud il vero caldo sarà domani, anche se probabilmente non raggiungeremo le punte estremamente anomale toccate in Sardegna, ove rammentiamo è giunta l’isoterma +28°C alla quota isobarica di 850 hPa (circa 1600 metri d’altezza).